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Mettono candeggina nel vino della messa, intimidazione al prete a Cessaniti vicino Vibo Valentia

Candeggina nel calice della messa, tentativo di avvelenamento a Cessaniti: il parroco e un altro prete già minacciati

Pubblicato:

Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Prima della messa qualcuno ha versato della candeggina nel calice del vino. Lo ha scoperto lo stesso parroco nel celebrare l’eucarestia: ha sentito uno strano odore e ha interrotto il rito, chiamando poi i carabinieri. Accade a Cessaniti in provincia di Vibo Valentia, dove il prete e un altro sacerdote hanno ricevuto altre intimidazioni e minacce nelle scorse settimane.

Candeggina nel calice della messa a Cessaniti

Come riporta il Corriere della Sera, il tentativo di avvelenamento è avvenuto durante la messa del pomeriggio di sabato 24 febbraio nella chiesa di san Nicola di Pannaconi, frazione di Cessaniti, in provincia di Vibo Valentia.

A scoprirlo è stato lo stesso parroco, don Felice Palamara, mentre celebrava la messa. Dopo aver consacrato le ampolle dell’acqua e del vino ha accostato il calice alla bocca e ha avvertito uno strano odore.

 L’episodio a Cessaniti in provincia di Vibo Valentia

Il parroco ha quindi interrotto la messa dicendo ai fedeli di non sentirsi bene e ha chiamato i carabinieri. Le analisi hanno poi confermato la presenza di candeggina nelle ampolle.

Minacce a due sacerdoti

I carabinieri di Cessaniti hanno avviato le indagini e stanno esaminando i filmati delle telecamere della zona per cercare di individuare i responsabili del tentato avvelenamento.

Quella di sabato non è la prima intimidazione che subisce don Palamara. Nelle scorse settimane ha trovato nella cassetta delle lettere diverse lettere anonime con minacce di morte, la sua auto è stata danneggiata in due diverse occasioni.

Anche il parroco di Cessaniti, don Francesco Pontoriero, ha ricevuto diverse lettere minatorie e alcuni giorni fa ha trovato un gatto morto sul cofano della sua macchina.

“Sono sereno anche se oltre al perdono e alla misericordia, spero che la giustizia riesca a fare chiarezza su questi episodi criminosi”, ha detto don Palamara al Corriere.

Cessaniti commissariato per mafia

Dietro le intimidazioni potrebbe esserci la ‘ndrangheta, i gruppi criminali locali infastiditi dagli appelli alla legalità dei due sacerdoti.

Il Comune di Cessaniti è guidato da un commissario dall’agosto 2023 in seguito alle dimissioni del sindaco, arrivate dopo che erano emersi possibili condizionamenti mafiosi nell’ambito dell’amministrazione comunale.

Fonte foto: ANSA

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