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Meloni incontra Salvini e Tajani sulle candidature alle regionali: le tensioni nella maggioranza sui candidati

Tensioni nella maggioranza per le elezioni regionali: Salvini, Meloni e Tajani si incontrano

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Matteo Runchi

REDATTORE

Redattore esperto di economia, appassionato di tecnologia e sport. Scrive di attualità e cronaca. Laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, ha lavorato per diversi siti e redazioni.

Tensioni nella maggioranza. Giorgia Meloni incontra Matteo Salvini e Antonio Tajani per risolvere alcune questioni sorte sulle candidature alle prossime elezioni regionale. Il fronte rimane unito, ma le tensioni permangono.

L’incontro tra Meloni, Salvini e Tajani

Nella giornata di giovedì la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha riunito i suoi vice, e leader degli altri due principali partiti di maggioranza, Matteo Salvini e Antonio Tajani, per parlare dei candidati alle elezioni ragionali del 2024.

In particolare sarebbe in corso uno scontro all’interno dei partiti che compongono la maggioranza su chi debba sfidate il candidato del centrosinistra in Sardegna. La lega sostiene Christian Solinas, il governatore uscente, mentre Fratelli d’Italia preferirebbe il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu.

Il governatore della Sardegna Solinas

Forza Italia, con Tajani, vorrebbe invece mantenere come candidato il governatore della Basilicata attualmente in carica, membro del partito fondato da Silvio Berlusconi, Vito Bardi, ma tiene soprattutto a mantenere il fronte unito.

Perché c’è tensione sui candidati alle regionali

Il problema sui candidati delle regionali per il centrodestra nasce dall’inversione dei rapporti di forza tra Fratelli d’Italia e Lega, avvenuto alle ultime elezioni politiche, rispetto all’ultima tornata regionale che ha coinvolto queste regioni.

Ai tempi, nel 2020, era ancora la Lega ad essere il partito più quotato nei sondaggi e Matteo Salvini era visto come il leader della coalizione. Molti presidenti di regione sono quindi stati espressi proprio dalla Lega, ma ora il partito di Giorgia Meloni chiede la sua parte.

D’altra parte però la Lega, oltre a non voler perdere il controllo delle regioni conquistate già prima di andare al voto, sottolinea come in diversi casi dal punto di vista elettorale la candidatura di un governatore in carica sia più solida rispetto a quella di un volto nuovo.

In quali regioni si vota nel 2024

Nel 2024 si voterà nella stessa tornata in Abruzzo, Basilicata, Piemonte, Sardegna e Umbria. Non ci saranno però soltanto le elezioni regionali: negli stessi giorni infatti, si rinnoveranno i consigli comunali e i sindaci di 27 capoluoghi di provincia.

Affianco alle elezioni locali, si terranno anche quelle europee. Tutti gli italiani dovranno quindi votare, aumentando di conseguenza la potenziale affluenza anche alle consultazioni locali, che negli ultimi anni è stata molto bassa.

Fonte foto: ANSA

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