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Meloni ha detto no all'accordo tra Juventus e Ita Airways per lo sponsor? Retroscena sul veto di Palazzo Chigi

Sarebbe saltato l'accordo per lo sponsor tra la Juventus e Ita Airways: l'intervento di Giorgia Meloni

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Sarebbero tesissimi i nervi tra la Juventus e l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. Il governo avrebbe messo i bastoni tra le ruote al club bianconero sull’accordo di sponsorizzazione con Ita Airways.

Juventus e la sponsorizzazione di Ita Airways: no del governo Meloni

L’inizio della nuova stagione calcistica è alle porte e la Juventus è ancora senza sponsor sulla maglia. Scaduto il pluriennale contratto con Jeep del gruppo Stellantis, i manager del club si sono messi al lavoro per trovare un sostituto.

Qualche settimana fa sembrava che la trattativa intavolata con Amazon potesse avere un buon esito. Invece si è arenata.

La dirigenza della ‘Vecchia Signora’, però, ha anche avviato un dialogo con un’altra realtà imprenditoriale, la compagnia aerea Ita Airways, l’ex Alitalia.

Come riferisce la testata Lettera43, in tale trattativa il governo Meloni si sarebbe messo di traverso. Come è noto i rapporti tra Stellantis, il cui presidente è John Elkann, e l’esecutivo attuale sono tutt’altro che rosei.

Da tempo il governo accusa la holding di aver spostato la sua produzione al di fuori dall’Italia. Il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, ha chiesto all’amministratore delegato Carlos Tavares e a Elkann di impegnarsi maggiormente per distribuire lavoro lungo lo Stivale.

Si arriva all’ultimo consiglio di amministrazione di Ita Airways, quello che c’è stato prima della pausa estiva. La questione relativa alla sponsorizzazione della Juventus era stata inserita nell’ordine del giorno. Sembrava, dunque, che un’intesa tra la compagnia aerea e la società bianconera fosse stata trovata.

Lettera43 riferisce, invece, che alcune voci maligne sostengono che il Mef, azionista unico della compagnia, e Lufthansa, prossimo proprietario, non fossero a conoscenza della trattativa. Ma fonti vicine all’azienda negano con vigore una simile ricostruzione, affermando che le proprietà, quella vecchia e la futura, erano state messe al corrente della faccenda e avevano dato il loro ok.

Lettera43 riporta anche quelle che sarebbero state le cifre in ballo, scrivendo che inizialmente si prevedeva un accorso di 3 anni di sponsorizzazione per un ammontare di circa 50 milioni, cifra poi scesa durante la trattativa a 41 milioni.

L’intervento di Palazzo Chigi: il ragionamento della premier Meloni

E poi che cosa è accaduto? Cosa avrebbe fatto saltare il banco? Alcune testate riportano i dettagli della trattativa e Palazzo Chigi si sarebbe trovato colto di sorpresa, in quanto sarebbe stato tenuto all’oscuro del dialogo tra la Juve e l’ex Alitalia. La trattativa sarebbe stata portata avanti dal Mef, che ha un suo uomo nel Cda di Ita.

Il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari avrebbe provveduto a informare la premier Meloni che a sua volta avrebbe fermato l’accordo. Lettera43 riassume così il discorso che avrebbe fatto la premier: “Il ragionamento alla base della levata di scudi è stato più o meno questo: ma proprio agli Elkann, che non hanno ancora presentato un piano industriale che salvaguardi la produzione e l’occupazione in Italia, dobbiamo dare 41 milioni?”.

E ancora: “Non bastano i soldi che abbiamo stanziato per: gli ammortizzatori sociali come la Cassa integrazione, la Gigafactory di Termoli che è stata messa in pausa a tempo indefinito, gli incentivi statali alle auto di cui stanno beneficiando? A fronte degli ostacoli che stanno ponendo per portare un altro produttore automobilistico in Italia, oltre all’arroganza dell’ad Tavares che con una mano promette e con l’altra minaccia”.

Trattativa saltata

Alla luce degli ultimi sviluppi, Ita Airways avrebbe deciso di far saltare la trattativa con la dirigenza juventina che, nell’apprendere la notizia, avrebbe manifestato stupore e disappunto.

Al momento, quindi, il club bianconero rimane senza sponsor sulla maglia, mentre il governo dovrà spiegare che il Mef è stato sconfessato da Palazzo Chigi.

Fonte foto: ANSA

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