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Meloni e Letta, come è andato il primo faccia a faccia in vista delle elezioni 2022: scintille su Pnrr e Ue

Il primo confronto in diretta tra la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, e il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta

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Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Primo faccia a faccia in vista delle elezioni politiche del 25 settembre tra la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, e il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta. Un confronto che è andato in scena in diretta sul sito del Corriere della Sera: un dibattito sul modello americano, con regole precise e tempi prestabiliti, moderato dal direttore del quotidiano Luciano Fontana.

La guerra in Ucraina

Il primo tema affrontato nel faccia a faccia da Giorgia Meloni ed Enrico Letta è stato quello della guerra in Ucraina.

Il segretario del Pd ha dichiarato che “le sanzioni stanno funzionando anche se hanno ripercussioni sulla nostra economia, le sanzioni sono però l’unico modo con cui abbiamo la possibilità di fermare la Russia oggi. Noi siamo tenacemente a favore della resistenza ucraina”.

La leader di Fratelli d’Italia ha rivendicato la posizione dell’Italia che resta “saldamente collocata nella sua dimensione occidentale, europea, nell’Alleanza atlantica”.

“Non abbiamo avuto problemi a schierarci contro l’invasione russa all’Ucraina, e non c’è dubbio che le cose resterebbero così anche con un governo di centrodestra: gli ucraini stanno combattendo una guerra che riguarda anche noi”, ha aggiunto.

La questione del Pnrr

Parlando del Pnrr, letta si è detto contrario alla proposta di riscrittura del Piano nazionale di rilancio e di resilienza, avanzata da parte del centrodestra, perché “se rinegoziamo i fondi europei del Pnrr il messaggio è che siamo inaffidabili”. 

Il segretario Pd ha poi lanciato una frecciata a Meloni, ricordando che Fratelli d’Italia non ha votato in Parlamento a favore del Next Generation Eu.

”Penso che i soldi del Pnrr siano un’occasione e vadano spesi nel migliore dei modi ma non possiamo non considerare, come previsto, che si possa aggiornare”, ha ribattuto la leader di FdI.

“Il governo socialista portoghese ha portato a Gentiloni la sua proposta di aggiornamento e il commento è stato ‘molto interessante’. Se lo chiede il Portogallo va bene, e se lo chiediamo noi non va bene?”.

Il tema del lavoro

Sulla questione del lavoro, Meloni ha affermato che “il salario minimo non risolve il problema. Vanno combattute le storture, si deve aumentare la contrattazione”. “Il problema è la tassazione troppo alta”, ha aggiunto, proponendo “il taglio del cuneo fiscale per redditi fino a 35mila euro”.

“Altro grande obiettivo è una tassazione unica che dica: più assumi e meno tasse paghi. Perché dobbiamo incentivare ad assumere e a tempo indeterminato”, ha detto la leader di Fratelli d’Italia.

“Noi abbiamo una proposta di grande riduzione fiscale: la riduzione del cuneo fiscale per avere a fine anno un mese di stipendio in più”, ha detto Letta. L’altro grande problema è la difficoltà dei giovani  a entrare nel mondo del lavoro.

“La vera emergenza migratoria – ha affermato il segretario Dem – sono i ragazzi e le ragazze che se ne vanno. Noi dobbiamo fare in modo che restino e sviluppino qui i loro talenti. Come? Con un accesso al lavoro con uno stipendio vero e non con stage finti e gratuiti. E poi un sostegno all’affitto per permettere di andare a vivere da soli”.

Italia e Unione Europea

Altro tema affrontato nel dibattito quello del rapporto tra l’Italia e l’Unione Europea. Giorgia Meloni ha sostenuto che l’Ue non dovrebbe intervenire nelle questioni in cui, a suo dire, i governi nazionali potrebbero operare meglio: “La nostra posizione è il principio di sussidiarietà: vogliamo un’Europa in cui anche l’Italia possa difendere i propri interessi”.

Secondo Letta invece “il motivo per cui l’Europa non funziona è perché i Conservatori e alcuni Paesi non vogliono che si decida a maggioranza: bisogna togliere il diritto di veto che piace a Ungheria e Polonia”, ricordando che l’Ungheria di Orban si è sempre opposta alle politiche comuni sull’immigrazione.

La questione energetica e ambientale

“Sul tema dell’ambiente dire che siamo negazionisti fa veramente ridere”, ha detto Meloni. “Non c’è nessuno che ami l’ambiente più di un conservatore: l’obiettivo dei conservatori è prendere la terra dei padri e lasciarla alle generazioni future nelle migliori condizioni possibili”.

La leader di FdI ha poi punzecchiato Letta sul piccolo incidente di percorso avvenuto durante la campagna elettorale in giro per l’Italia: “Puntare sull’elettrico non è una cosa intelligente, perché vuole dire mettersi in mano alla Cina e, intanto, perché t’ha lasciato a piedi“.

Il segretario Dem ha ribattuto: “Non mi ha lasciato a piedi, abbiamo tre mezzi che vengono usati in modo alternativo. È una fake news del tuo sistema mediatico”.

Fonte foto: ANSA

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