Giorgia Meloni: la teoria su Covid, Biden e le elezioni americane

L’esito delle elezioni americane sembra già definito, con la sconfitta di Donald Trump data per certa dai media d’oltreoceano. Ma per Giorgia Meloni non è il caso di fare il funerale alla destra. “Io di questi de profundis ne ho sentiti pure troppi. A sinistra hanno cominciato a cantarli prima ancora che il sovranismo nascesse. Consiglierei di aspettare a darci per morti. Siamo vivi e vegeti“, ha dichiarato a La Stampa.

Riguardo la vittoria di Joe Biden che si profila all’orizzonte, la leader di Fratelli d’Italia ha spiegato: “Sapevo che sarebbe stata una partita apertissima. Non ho mai creduto a chi dava per spacciato Donald Trump. Intanto perché ho imparato a diffidare degli analisti, che troppo spesso scambiano la realtà coi loro desiderata. Accade in America, accade da noi. E perché poi ritengo che l’amministrazione Trump abbia ottenuto risultati eccellenti nella difesa dell’economia reale. Ora, premesso che i risultati finali ancora non ci sono, se davvero vincerà Joe Biden penso che dovrà ringraziare il Covid. Se si fosse votato a febbraio, Donald Trump avrebbe vinto senza problemi”.

Il voto ha fatto emergere il ritratto di un popolo statunitense diviso a metà e di “un’America dove la violenza della campagna elettorale ci dovrebbe far interrogare. Io ho una mia lettura, che capisco sia di parte. C’è una sinistra americana, ma vale anche per l’altra sponda dell’Atlantico, che ormai non ha molti argomenti validi, e lavora solo per demolire l’avversario. Donald Trump è stato dipinto come il mostro da abbattere a ogni costo. Solo che così facendo, alla fine diventano mostri anche i suoi elettori”.

“Ho sentito Hillary Clinton definire miserabili gli elettori repubblicani. Ora, è possibile credere che la metà dei 160 milioni di americani che hanno votato siano tutti suprematisti bianchi, omofobi, ignoranti? O non sarà che ci sono profondi strati della società, il ceto medio impoverito, i contadini, gli operai, che si sentono più tutelati dalle politiche di Donald Trump? Siamo al paradosso che è la destra a difendere l’economia reale, la produzione nazionale, la piccola e media industria. Anche la questione razziale, con il Black lives matter, pare che sia stato un problema dell’ultimo presidente, e non una storia che viene da lontano”, ha spiegato la deputata.

“Io dico che i nostri temi sono sempre più vivi. Le nostre tesi vincenti. È la sinistra, che ha sposato le politiche della globalizzazione, del mondialismo, della finanza, dell’immigrazione, delle frontiere aperte, a non rendersi conto dei problemi della gente. Ma devo dire che persino loro, pian piano, si stanno avvicinando a noi. Ho fatto un salto sulla sedia quando ho sentito il presidente Emmanuel Macron, da cui mi divide quasi tutto, usare parole d’ordine sovraniste e sostenere la necessità di autosufficienza produttiva francese ed europea delle filiere strategiche”, ha dichiarato Giorgia Meloni a La Stampa.

“Ora Luciana Lamorgese parla perfino di un dispositivo aero-navale da dispiegare al largo della Tunisia. Che cos’è se non il blocco navale in accordo con le autorità locali di cui parliamo noi da anni? Detto questo, è normale che in una democrazia dell’alternanza una volta vinci, un’altra perdi”, ha aggiunto la presidente di Fratelli d’Italia.

Alla domanda de La Stampa sulla possibilità che la destra italiana si ritrovi disallineata sia con Bruxelles che con Washington, con la vittoria di Joe Biden, Giorgia Meloni ha dichiarato: “Premesso che mi sento disallineata da sempre, che cosa vuole dire essere allineati? Quando sono state stabilite le quote del Recovery Fund, ci è stato detto che avevamo ottenuto molto grazie alla credibilità in Europa del governo Conte bis. Ora, a parte che è un’idiozia, perché i criteri sono ancorati a parametri oggettivi, tipo il reddito pro capite, tasso di disoccupazione o il calo del Pil, e semmai l’unico merito della sinistra è di aver devastato negli ultimi 10  anni l’economia italiana, ma poniamo per un attimo che questo sia vero: è normale che l’Europa ci dia i soldi solo se c’è un governo gradito?”.