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CRONACA NERA

Giorgia Meloni sul blitz al Parco Verde di Caivano vicino Napoli: sequestrati anche proiettili per kalashnikov

Dall'alba è in corso una maxi operazione interforze al Parco Verde di Caivano, alle porte di Napoli, con 400 uomini sul posto

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Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

È partita dall’alba una maxi operazione interforze presso il Parco Verde di Caivano, alle porte di Napoli, con più di 400 uomini impegnati in un blitz nei luoghi che da settimane sono interessati dalla cronaca nera. Nell’operazione ad alto impatto, la prima in assoluto con questo importante dispiegamento di forze, sono stati sequestrati soldi, bottiglie molotovmunizioni. Persino proiettili per kalashnikov.

Maxi blitz al Parco Verde di Caivano, 400 agenti sul posto

Come riportano ‘Ansa’ e ‘TgCom24’, sono circa 400 gli agenti impegnati nell’operazione interforze che dall’alba è in corso al Parco Verde di Caivano, alle porte di Napoli.

Il complesso edilizio, ricordiamo, è di nuovo finito al centro della cronaca dopo lo stupro di gruppo ai danni di due bambine, due cugine di 11 e 12 anni, avvenuto in un capannone da parte di un brano di adolescenti.

Dall’alba di martedì 5 settembre è in corso una maxi operazione interforze al Parco Verde di Caivano, vicino Napoli, con 400 uomini presenti sul territorio

L’operazione ad alto impatto è detta “interforze” in quanto al blitz partecipano uomini dei carabinieri, della guardia di finanza e della polizia, con controlli effettuati anche dai reparti speciali, i cinofili antidroga e le Aliquote di Primo Intervento (Api) dell’arma, oltre a un elicottero del Reparto Volo.

30 mila euro, bottiglie molotov e munizioni

Nel corso dell’operazione, partita all’alba di martedì 5 settembre, gli agenti impegnati hanno sequestrato una busta dentro la quale erano nascosti 30 mila euro, più altri 40 mila euro in altra sede, probabilmente conservati come proventi di attività illecite.

All’interno di un appartamento abbandonato le forze dell’ordine hanno rinvenuto materiale impiegato nel confezionamento della droga, un dettaglio che conferma la conversione dei locali in piazza di spaccio.

Ancora, i carabinieri hanno rinvenuto una molotov e almeno 150 proiettili di un’arma da guerra, per la precisione una Ak47.

Gli agenti impegnati nel blitz, inoltre, hanno identificato sia uomini che veicoli considerati sospetti. Tra i piani sui quali si sviluppa l’operazione ci sono anche i controlli amministrativi per la verifica del rispetto del codice della strada, delle norme igienico-sanitarie degli appartamenti e della salubrità ambientale.

Il plauso della politica, Piantedosi: “Riaffermare legalità”

Dopo la visita di Giorgia Meloni a Caivano, il governo procede con la prima mossa per ripristinare la legalità al Parco Verde.

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha commentato l’operazione con queste parole: “Il governo Meloni è determinato a riaffermare la sicurezza e la legalità su tutto il territorio nazionale, a partire dalle aree da troppo tempo in sofferenza”. ”

Quindi: “Abbiamo iniziato con le grandi stazioni, poi Ostia, oggi Caivano e nei prossimi giorni andremo in altri contesti problematici affinché non ci siano zone franche. Lo Stato lavora per riportare la sicurezza in ogni periferia del Paese”.

Anche Matteo Salvini ha commentato l’operazione. Sui social, il ministro del Turismo e delle Infrastrutture scrive: “Bene così, le persone perbene a Caivano come ovunque chiedono e meritano rispetto, legalità, sicurezza”.

A tal proposito ricordiamo che la madre di una delle vittime dello stupro di gruppo aveva rivolto un appello proprio a Giorgia Meloni il giorno prima dell’arrivo del premier a Caivano.

La donna aveva riferito, attraverso l’avvocato Angelo Pisani, che dopo l’esposizione mediatica e le denunce presentate contro gli aguzzini della figlia e della cuginetta, la famiglia stava iniziando a subire ritorsioni.

Per questo la giovane mamma aveva chiesto a Giorgia Meloni di aiutarla a lasciare quel posto per garantire un futuro migliore per sua figlia e gli altri suoi cari.

Fonte foto: ANSA

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