Giorgia Meloni al Parco Verde di Caivano: "Riapriremo il centro sportivo". Ma non mancano le contestazioni
La presidente del Consiglio Meloni ha incontrato don Maurizio Patriciello nella sua visita a Caivano: "Bisogna fare la differenza partendo da qui"
Un incontro di circa 40 minuti tra don Maurizio Patricello e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che nella giornata del 31 agosto ha raggiunto Caivano, alle porte di Napoli. Lì, negli scorsi giorni, la cronaca ha portato alla luce la violenza di gruppo consumata ai danni di due cuginette. “Riporteremo qui la presenza autorevole dello Stato”, ha detto Meloni durante la visita iniziata proprio incontrando don Maurizio Patriciello. Ma tra i presenti non è mancata la voce di chi ha contestato la premier.
- A Caivano per dimostrare la presenza dello Stato
- Giorgia Meloni: "Bisogna fare la differenza partendo da qui"
- Il centro sportivo sarà riaperto entro il 2024
A Caivano per dimostrare la presenza dello Stato
L’incontro tra i due è avvenuto all’interno della chiesa di San Paolo, nel Parco Verde di Caivano blindato da inizio giornata per l’arrivo della premier.
“Siamo qui per manifestare la solidarietà a vittime innocenti”, ha spiegato Giorgia Meloni dopo l’incontro evidenziando come il Governo voglia manifestare “la presenza seria, autorevole e costante dello Stato“.
L’abbraccio tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e don Maurizio Patriciello
Un segno di vicinanza che “in territori come questo – ha aggiunto Meloni – non sono stati sufficientemente percepiti e forse non sufficientemente presenti”.
Tra i presenti si è levato anche grido di contestazione. “Vergognati”, ha urlato qualcuno. “Assassina, fascista”, si sente in qualche video diffuso online. Parole che arrivano all’indomani delle minacce subite dalla premier per la stretta sul reddito di cittadinanza.
Giorgia Meloni: “Bisogna fare la differenza partendo da qui”
In occasione della sua visita, la presidente Giorgia Meloni – dopo l’incontro con don Patriciello – ha anche partecipato a una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
“Il territorio di Caivano sarà radicalmente bonificato“, ha promesso la premier dopo gli incontri definendo il Parco Verde una “zona franca” dove “si è consumato un fallimento da parte dello Stato” ha detto Meloni ricordando la tragedia della piccola Fortunata Loffredo.
Tanto che, a proposito dello stupro di gruppo ai danni di due ragazzine, la premier ha detto: “Il numero delle persone coinvolte nel duplice stupro alimenta il terrore che episodi del genere siano più di quelli che emergono”.
E allora: “Bisogna dimostrare che lo Stato non arriva un giorno o due, annuncia provvedimenti e poi non è in grado di seguirli”, ha detto la premier evidenziando che il messaggio non è rivolto solo a Caivano, ma alle “tante Caivano d’Italia“.
Per Meloni, “bisogna fare la differenza partendo da qui”. Tra le misure annunciate, ci sono quelle contro la dispersione scolastica “perché è vero che è previsto un obbligo – ha spiegato Meloni -, ma diciamo che le sanzioni per quelle famiglie che decidono di non mandare i loro figli a scuola oggi non mi sembrano sufficienti”.
Il centro sportivo sarà riaperto entro il 2024
L’intenzione del Governo, stando alle parole di Meloni sarebbe quello di fare in modo che il territorio di Caivano “oggi noto per le sue problematiche” domani potrà essere “un modello”.
Tra i primi obiettivi annunciati, dunque, la riapertura entro la primavera del 2024 del centro sportivo di Caivano. “Quei 25mila metri quadri di struttura, da anni abbandonati, una discarica a cielo aperto, sono uno dei luoghi in cui il degrado favorisce la criminalità”, ha detto Meloni.
“Mancano pochi mesi alla primavera del 2024, ma credo che manterrà la sua parola”, ha commentato don Maurizio Patriciello ai cronisti dopo l’incontro con la premier. “Meglio di così non poteva andare – ha aggiunto il parroco -. Noi abbiamo un desiderio grande di applaudire ma se le promesse, come accaduto altre volte, non verranno mantenute sapremo anche fischiare”.