Matteo Messina Denaro ricoverato all'Aquila, è in terapia intensiva dopo l'operazione: le sue condizioni
Le ultime sulle condizioni di salute di Matteo Messina Denaro, dopo il trasferimento in ospedale e l'operazione
Matteo Messina Denaro è ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, dove ieri è stato sottoposto ad un intervento per una improvvisa occlusione intestinale. Per il peggioramento delle sue condizioni, i suoi legali chiedono la scarcerazione.
- Messina Denaro in terapia intensiva
- Peggiorano le condizioni di salute
- La richiesta di scarcerazione
Messina Denaro in terapia intensiva
A fornire le ultime notizie sulle condizioni di salute dell’ex latitante è Gianmarco Cifaldi, garante dei detenuti in Abruzzo: “Matteo Messina Denaro si è risvegliato dall’operazione, che è andata molto bene. È vigile e attivo”.
Ora il boss mafioso si trova in rianimazione: “È in terapia intensiva solo per prassi dopo interventi del genere”, ha spiegato Cifaldi.
“La degenza in ospedale dipende dalla combinazione tra il consulto sanitario e gli approfondimenti del Dap, che deve valutare le azioni per garantire la sicurezza interna ed esterna. Tutte le azioni vanno a garantire i diritti costituzionali sia per il boss sia per tutte le persone libere”, ha aggiunto.
Peggiorano le condizioni di salute
A causa del peggioramento delle sue condizioni di salute, Matteo Messina Denaro nella giornata di ieri, martedì 8 agosto, è stato trasferito dal carcere dell’Aquila, dove è detenuto in regime di 41 bis, all’ospedale cittadino.
Affetto da un tumore al colon al quarto stadio, il boss di Cosa Nostra è stato sottoposto ad un intervento per una improvvisa occlusione intestinale, “non strettamente legata al cancro”, come spiegano dall’ospedale.
Al momento non ci sono complicazioni, dopo la fase post-operatoria Messina Denaro dovrebbe rientrare in carcere per la convalescenza.
La richiesta di scarcerazione
I difensori dell’ex latitante, Alessandro Cerella e Lorenza Guttadauro, hanno chiesto la scarcerazione e il ricovero immediato per il peggioramento delle condizioni di salute, per gestire la malattia in ospedale.
Secondo i legali le condizioni di Messina Denaro sono incompatibili con il regime del carcere duro, “deve essere assistito 24 ore al giorno”.
Nel carcere dell’Aquila è stata predisposta una stanza apposita per permettergli di portare avanti la chemioterapia, ma per Cerella la soluzione non è ottimale: “In carcere non può più stare. Nonostante il nome che porta come a qualsiasi altro detenuto devono essere garantiti i diritti costituzionali”.
Sulla richiesta di scarcerazione Cifaldi afferma: “Garantiamo il diritto alla salute con personale medico qualificato e tutte le agenzie dello Stato stanno operando nel rispetto del dettato costituzionale, me compreso”.