Matteo Messina Denaro morto senza essersi sposato: le donne del boss e le differenze con gli altri capi mafia
Matteo Messina Denaro ha avuto relazioni con diverse donne, prima e durante la latitanza, ma al contrario di altri boss non si è mai sposato
Matteo Messina Denaro è morto a 61 anni senza essersi mai sposato. Eppure ha avuto relazioni con diverse donne, tra le quali Francesca Alagna, madre della sua unica figlia Lorenza solo recentemente riconosciuta dal padre. Al contrario di altri boss, non ha mai suggellato nessuna relazione con un matrimonio come, invece, è accaduto per Totò Riina e Bernardo Provenzano. Entrambi, infatti, erano sposati e avevano figli.
- Il primo amore di Messina Denaro e la figlia avuta in latitanza
- Le ultime relazioni del boss prima dell'arresto
- I nomi in codice e Maria Mesi, condannata per favoreggiamento
Il primo amore di Messina Denaro e la figlia avuta in latitanza
La prima donna di cui Matteo Messina Denaro si è innamorato è stata Andrea Hasleher, una ragazza austriaca che lavorava in un albergo di Selinunte. Con lei il boss visse per un periodo nella villa di Triscina.
Come ricorda ‘Rainews‘, anche il direttore dell’albergo – che nel ’91 fu ucciso a Palermo – si innamorò di Andrea.
Dopo il delitto, Messina Denaro andò a trovare la donna in Austria, ma nel frattempo aveva iniziato un’altra relazione con Francesca Alagna.
Con lei, negli anni della latitanza, ebbe una figlia. È la 27enne Lorenza Alagna, solo ora riconosciuta dal padre.
Le ultime relazioni del boss prima dell’arresto
Le ultime relazioni del boss sono emerse dalle inchieste che hanno riguardato Matteo Messina Denaro e che hanno portato all’arresto del boss di Cosa Nostra, il 16 gennaio del 2023.
Tra queste, c’è la relazione con ‘Sbrighisi‘, una maestra di matematica così definita da Laura Bonafede, altra donna con cui il boss avrebbe avuto una relazione.
Come riporta l’agenzia di stampa ‘AdnKronos‘, Bonafede (anche lei maestra) corse dai carabinieri subito dopo l’arresto del boss per raccontare la loro relazione. Disse di averlo conosciuto al supermercato e che non conosceva la sua vera identità.
Messina Denaro, infatti, si presentò a lei con il falso nome di Francesco Salsi dicendole di essere un medico in pensione.
I nomi in codice e Maria Mesi, condannata per favoreggiamento
Con Laura Bonafede, Messina Denaro aveva creato una comunicazione in codice ricorrendo a titoli e personaggi di libri per identificare luoghi e persone.
Dai racconti della donna, infatti, emerge che il boss chiamasse ‘Macondo‘ Campobello di Mazara e ricorresse al nome ‘Tania‘ per indicare la figlia di Bonafede.
Anche Maria Mesi, la donna con cui Messina Denaro ebbe una relazione negli anni 2000, aveva un nome in codice: era ‘Tecla‘.
Proprio Maria Mesi è stata condannata per favoreggiamento per aver ospitato e accompagnato Matteo Messina Denaro durante la sua latitanza. “Sei la cosa più bella che ci sia”, le aveva scritto il boss in uno dei pizzini intercettati dagli investigatori.