Mattarella si taglia lo stipendio: quanto percepisce il Presidente della Repubblica
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiesto una riduzione del suo assegno personale e ha rinunciato all'adeguamento Istat
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, così come già fatto in occasione del suo primo mandato, ha chiesto al ministero delle Economie e delle Finanze di ridurre il suo assegno personale, stabilito per legge, in misura pari al trattamento pensionistico che riceve dall’Inps per i suoi anni da professore universitario. Lo ha reso noto il Quirinale.
Qual è lo stipendio di Mattarella da Presidente della Repubblica
Alla luce di quanto richiesto al Mef da Sergio Mattarella, la prevista somma annuale di 239.182 euro lordi è ridotta di circa 60 mila euro, portando l’importo lordo annuo da percepire a 179.835,84 euro.
L’altra richiesta del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Il Quirinale ha anche reso noto che, contestualmente alla richiesta di ridurre il suo assegno personale, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha confermato la rinuncia anche per il nuovo settennato all’adeguamento dell’assegno personale all’indice dei prezzi al consumo (adeguamento Istat), che avrebbe comportato un aumento di circa 16 mila euro.
Non è tutto: sulla base delle norme vigenti, il Presidente della Repubblica non percepisce né percepirà in futuro il pagamento della pensione (vitalizio) come ex parlamentare.
Il secondo mandato da Presidente della Repubblica di Sergio Mattarella
Sergio Mattarella, nato a Palermo il 23 luglio 1941, è il 12º presidente della Repubblica Italiana dal 3 febbraio 2015. Il 29 gennaio 2022, dopo diversi giorni di votazioni, è stato riconfermato Presidente della Repubblica Italiana per il suo secondo mandato, ottenendo 759 voti e risultando il secondo più votato di sempre nella storia d’Italia.
Sergio Mattarella ha giurato il successivo 3 febbraio. Nel suo discorso, ha detto: “Il Parlamento e i rappresentanti delle Regioni hanno fatto la loro scelta. È per me una nuova chiamata, inattesa, alla responsabilità, alla quale tuttavia non posso e non ho inteso sottrarmi. Ritorno dunque di fronte a questa Assemblea, nel luogo più alto della rappresentanza democratica, dove la volontà popolare trova la sua massima espressione. Vi ringrazio per la fiducia che mi avete manifestato chiamandomi per la seconda volta a rappresentare l’unità della Repubblica. Sono stati momenti travagliati per tutti, anche per me”.
Il suo intervento nella cerimonia di insediamento a Montecitorio si è concluso con una citazione di David Sassoli, recentemente scomparso: “Noi, insieme, responsabili del futuro della nostra Repubblica. Viva la Repubblica, viva l’Italia“.