Galli, scontro in tv con due medici no vax: le dure dichiarazioni
Netta presa di posizione dell'infettivologo Massimo Galli, che ha etichettato uno dei due colleghi come un "pozzo di ignoranza"
Non si fermano gli scontri su vaccino e Green pass a Cartabianca, il programma di Rai 3 condotto da Bianca Berlinguer. La conduttrice ha deciso di dare spazio anche a voci fuori dal coro della comunità scientifica e della stampa. Le interviste a due medici no vax hanno fatto particolarmente discutere gli ospiti in studio.
Questi hanno sottolineato le proprie perplessità nei confronti dei vaccini anti Covid, in particolare riguardo la breve durata e l’efficacia sulle varianti. Uno dei due camici bianchi, che è rimasto anonimo, ha etichettato come una “violenza estrema” l’obbligo all’inoculazione del farmaco per la categoria.
Il breve tempo di sviluppo e produzione dei preparati sono tra le motivazioni alla base del rifiuto dei due medici no vax di sottoporsi alla vaccinazione anti Covid.
Il dottor Roberto Bucchianeri, sospeso perché non vaccinato, ha dichiarato di non voler essere “una cavia” e che si sottoporrà all’iniezione solo tra una decina di anni, quando “mi dimostreranno che è sicuro“. Ha poi spiegato l’importanza dei farmaci che sarebbero efficaci contro il Covid a patto di “saperli usare”.
Il contraddittorio in studio è stato portato avanti da Massimo Galli, che ha critica la scelta di uno dei colleghi di rimanere anonimo e le posizioni di quello che invece si è esposto di più che “è un vero pozzo di ignoranza“.
“Non lo conosco, ma fa affermazioni che sono risibili”, ha sottolineato l’esperto. “Con 10 anni di sperimentazione avremmo dovuto avere 100 milioni di morti. E poi non è assolutamente così per nessun farmaco o vaccino”.
Il direttore sanitario della clinica di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano ha sottolineato che è possibile vedere già nel concreto l’effetto dei vaccini sul numero di infezioni, ricoveri e decessi.
Ha poi sottolineato che i dubbi sarebbero stati leciti davanti a preparati con molti effetti collaterali e una bassa efficacia. Uno scenario ben diverso dall’attuale, dove a fronte di 6 miliardi di somministrazioni in tutto il mondo non sono stati osservati numerosi eventi avversi direttamente collegabili al vaccino.
Poi la stoccata finale al collega. “Se parla di farmaci che risolvono benissimo il problema, vuol dire che questo signore non ha curato neanche un paziente Covid”, ha concluso Massimo Galli, che è invece stato in prima linea dall’inizio della pandemia con il suo reparto.