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Maria Rosaria Boccia indagata dopo la denuncia di Sangiuliano: casa perquisita e cellulare sotto sequestro

La procura di Roma ha disposto che la casa di Maria Rosaria Boccia fosse perquisita e il cellulare posto sotto sequestro

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Maria Francesca Moro

GIORNALISTA

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A seguito della denuncia di Gennaro Sangiuliano, ex ministro della Cultura, l’imprenditrice campana Maria Rosaria Boccia è stata iscritta nel registro degli indagati dalla procura di Roma. Avviate le indagini, gli inquirenti hanno proceduto all’acquisizione di materiale informatico in possesso di Boccia. La sua casa è stata perquisita e il cellulare posto sotto sequestro.

Perquisita la casa di Maria Rosaria Boccia

Così come anticipato da Dagospia, e in seguito confermato dall’agenzia di stampa ANSA, la procura di Roma ha disposto la perquisizione domiciliare nei confronti di Maria Rosaria Boccia.

L’attività istruttoria, svolta dai Carabinieri del nucleo investigativo di Roma, ha l’obiettivo di acquisire materiale informatico in possesso dell’indagata.

Maria Rosaria Boccia

La perquisizione si è svolta nell’abitazione di Boccia a Pompei, in Campania. Il materiale posto sotto sequestro sarà analizzato dagli agenti su delega del Pm di piazzale Clodio.

A sequestro cellulare e occhiali smart

Il cellulare personale di Maria Rosaria Boccia – su cui dovrebbero trovarsi le chat di cui Sangiuliano ha parlato nel corso dell’intervista al Tg1 – è stato posto sotto sequestro.

Così come sono stati sequestrati i noti occhiali smart, equipaggiati di telecamera nascosta, con cui Boccia effettuò dei filmati all’interno della Camera dei deputati.

A coordinare il fascicolo di indagine nei confronti dell’imprenditrice è il procuratore Francesco Lo Voi.

La denuncia di Sangiuliano

L’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano (sostituito da Alessandro Giuli), ha fatto sapere il suo legale Silverio Sica, ha sporto denuncia nei confronti di Maria Rosaria Boccia.

L’avvocato ha parlato di “pressioni illecite”, lasciando ipotizzare una denuncia per tentata estorsione. Nell’esposto si ipotizzerebbero anche i reati di violazione della privacy, lesioni e violenza privata. Sangiuliano accuserebbe l’ex collaboratrice anche del furto della sua fede nuziale in oro.

“All’esposto – ha dichiarato Sica – allegheremo anche una serie di documenti che dimostrano l’assoluta correttezza della condotta del mio assistito fornendo anche una ricostruzione cronologica dei fatti”.

Sangiuliano è attualmente indagato per peculato, per le trasferte cui partecipò anche Boccia, e per rivelazione di segreti d’ufficio in relazione alle mail riguardanti l’organizzazione del G7 a Pompei.

Fonte foto: ANSA

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