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Maria De Filippi "scioccata, provata e basita" dalla morte di Maurizio Costanzo

Maurizio Costanzo si è aggravato repentinamente, la moglie Maria De Filippi non immaginava un simile epilogo

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Maria De Filippi sarebbe rimasta scioccata dalla morte del marito Maurizio Costanzo. Lo rivela il Corriere della Sera che racconta di una donna “molto provata, scioccata, basita”.

Maurizio Costanzo, Maria De Filippi non si aspettava un simile epilogo

A lasciare sgomenta la conduttrice pavese sarebbe stato il fatto che non si aspettava che il giornalista spirasse, in quanto, sempre secondo la ricostruzione del Corsera, non c’erano avvisaglie che la situazione potesse precipitare fatalmente.

Costanzo era stato ricoverato in una clinica romana per un piccolo intervento. La moglie è andata a trovarlo mattina e sera, dopo gli impegni professionali.

Da quel piccolo intervento, però, sarebbero sorte complicazioni gravi che alla fine sono risultate fatali al conduttore. Troverebbe così spiegazione il fatto che in questi giorni la regina pavese non si è mai fermata con gli impegni televisivi.

Qualche voce maligna serpeggiata sui social nelle scorse ore ha sostenuto che la De Filippi, nonostante il compagno stesse malissimo, non abbia avuto la sensibilità di mettere da parte gli impegni professionali.

Ora emerge che le condizioni del giornalista si sono aggravate repentinamente e che dunque nemmeno la moglie si aspettava un simile e tragico epilogo. Da sottolineare che Mediaset, subito dopo la diffusione della notizia del decesso, ha sospeso la messa in onda di tutte le trasmissioni di Maria De Filippi.

L’amico di Costanzo: “Si è aggravato all’improvviso”

A confermare che le condizioni di Costanzo sono precipitate rapidamente è stato anche Giorgio Assumma, 88 anni, storico legale e confidente di moltissime star dello spettacolo italiano. L’avvocato era l’amico più stretto del giornalista.

“Per cinquant’anni io e Maurizio ci siamo sentiti ogni giorno. Anche giovedì mattina, dalla clinica Paideia, dove era ricoverato da un paio di settimane”, ha raccontato Assumma al Corriere.

“Mi ha fatto chiamare dalla segretaria – ha aggiunto – che era in camera con lui per assisterlo nelle incombenze quotidiane. Si era ripreso dopo l’intervento, stava molto meglio, in gran forma, era lo stesso Costanzo di sempre, lucido, con la mente perfettamente a posto, ironico, pieno di idee, non c’era alcun sentore che potesse finire così”.

“Voleva parlarmi del contratto per una delle sue trasmissioni, che andava rinnovato. E di una nuova sceneggiatura per il cinema che aveva in mente”, ha spiegato sempre Assumma.

“Dovevo andarlo a trovare proprio venerdì mattina, come avevo già fatto altre volte. Poi mi hanno avvisato che si era aggravato all’improvviso. E quando sono arrivato era già morto”, ha concluso il legale.

Funerali solenni per Maurizio Costanzo

Per l’addio a Maurizio Costanzo saranno celebrati i funerali solenni lunedì 27 febbraio alle ore 15 nella Chiesa degli Artisti di Piazza del Popolo a Roma. Si tratta del rito che viene proclamato nei casi di lutto che colpiscono particolarmente la coscienza comune.

I funerali solenni sono stati disposti dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, per rendere omaggio a un “grande giornalista che, con acume, garbo e professionalità ha attraversato decenni di cultura italiana”.

Dal 25 febbraio sarà allestita la camera ardente dalle 10.30 alle 18 nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, con ingresso dal Portico del Vignola.

Fonte foto: IPA
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