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Marco Travaglio condannato per diffamazione contro Matteo Renzi: dovrà pagare 80 mila euro all'ex premier

Il direttore del 'Fatto Quotidiano', Marco Travaglio, è stato condannato per diffamazione insieme al suo giornale nei confronti di Matteo Renzi

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

Marco Travaglio è stato condannato insieme al giornale da lui diretto, ‘Il Fatto Quotidiano‘, a un risarcimento di oltre 80 mila euro per diffamazione nei confronti di Matteo Renzi. A dare la notizia tramite la sua enews e i profili social è stato lo stesso leader di Italia Viva che ha così dichiarato chiuso uno dei contenziosi aperti con il giornalista.

L’annuncio di Renzi

“Stamani Marco Travaglio e Il Fatto Quotidiano sono stati condannati a risarcirmi ottantamila euro più le spese e gli interessi – ha scritto l’ex premier – per avermi ripetutamente diffamato. Per anni ho subito in silenzio, sbagliando. La condanna di oggi azzera le sofferenze per il passato ma pone una domanda agli addetti ai lavori della comunicazione: come può un diffamatore seriale che ha una collezione record di condanne continuare a fare la morale agli altri tutti i giorni in TV? Mistero.”

“Intanto un pensiero alla mia famiglia che ha dovuto subire il peso di tutte le infamie e a tutti gli amici che non ci hanno mai abbandonato” ha concluso Renzi.

Il direttore del ‘Fatto Quotidiano’ Marco Travaglio

La sentenza

Il verdetto del giudice del tribunale di Firenze Massimo Donnarumma si basa su 51 articoli a firma quasi esclusivamente di Marco Travaglio ritenuti diffamanti e lesivi della reputazione di Matteo Renzi. Si tratta dell’esito di una delle battaglie legali intraprese dal leader di Italia Viva che ha più volte trascinato Travaglio in tribunale.

Come si legge nella sentenza riportata da ‘Il Riformista’, di cui l’ex premier è direttore editoriale, “alla luce delle modalità stesse dell’illecito (ripetizione delle condotte ed univocità delle stesse), possa ravvisarsi in capo al direttore responsabile Marco Travaglio la sussistenza dell’elemento dolo, che sotto il profilo soggettivo va a connotare l’offesa all’onore ed all’identità personale di Matteo Renzi.”

“Può ritenersi provata la perpetrazione di una campagna diffamatoria contro Matteo Renzi da parte de Il Fatto Quotidiano – scrive ancora il giudice – poiché la grande mole di articoli e prime pagine in cui il suo nome viene accostato ad indagini, inchieste e a fatti illeciti relativi alle cinque vicende giudiziarie sopra menzionate, considerati complessivamente, esprimono una preordinazione complessiva a denigrare la persona di Matteo Renzi e non già a criticare la sua attività di politico”.

La condanna

Nelle disposizioni il giudice Donnarumma accoglie la “domanda risarcitoria e, per l’effetto, condanna i convenuti Marco Travaglio e la Società editoriale il Fatto S.p.A. in solido tra loro, al pagamento in favore dell’attore della complessiva somma di 80.000,00“.

Il direttore de ‘Il Fatto Quotidiano’ e la società editoriale sono stati condannati, inoltre, “in solido ed a loro cura e spese, alla pubblicazione del dispositivo della presente sentenza, per una sola volta, su ‘Il Corriere della Sera’, ‘La Repubblica’ e ‘La Stampa’, a caratteri doppi rispetto a quelli normali, e, per una sola volta ma per almeno tre giorni, sul periodico cartaceo ‘Il Fatto Quotidiano’ e sul periodico digitale ‘Il Fatto Quotidiano.it’, entro il termine di 60 giorni dalla pubblicazione della presente sentenza”.

Fonte foto: ANSA

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