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Marco Travaglio attacca Giorgia Meloni e il Governo: "In 10 mesi ha collezionato fallimenti". Il suo elenco

Ospite di Lilli Gruber, Marco Travaglio ha elencato quelli che ritiene essere i fallimenti del governo di Giorgia Meloni: la sua lista non fa sconti

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È un Marco Travaglio fumantino quello che in pochi minuti ha “distrutto” un anno di Governo Meloni. Ospite a Otto e Mezzo, il giornalista ha infatti elencato quelli che secondo lui sono i fallimenti di questo esecutivo, lasciando poco margine per qualcosa di positivo.

L’elenco di Marco Travaglio contro il governo

A scatenare Travaglio è stata una considerazione di Giorgia Meloni riportata dalla conduttrice Lilli Gruber, con la premier convinta che il suo Governo sia stato dalla parte del buon senso e degli italiani indifesi, impauriti e vessati.

“È una descrizione surreale – ha iniziato a dire Travaglio – Se la Meloni fosse all’opposizione di se stessa ci marcerebbe e con ragione”. Ha poi riepilogato i casi spinosi che hanno interessato l’estate, tra cui le dichiarazioni del compagno Giambruno e il libro di Vannacci.

Per lui però sono “armi di distrazione di massa, cavolate” e ha messo già invece i titoli dei fallimenti affibbiati al Governo.

I fallimenti dell’esecutivo di Giorgia Meloni

Per iniziare, Travaglio accusa la Meloni per il calo del Pil, della produzione industriale e soprattutto dell’occupazione: il dopo reddito di cittadinanza sarebbe stato gestito in modo fallimentare, considerando che non c’è lavoro.

Male anche la questione superbonus ed esodati, “che non si sa che fine faranno” perché a suo giudizio in questo esecutivo “sono bravissimi a demolire le cose buone da altri”. Il giornalista prosegue l’elenco ricordando i condoni fiscali e la catastrofe nella gestione migranti.

Per fortuna, sostiene, le annunciate riforme sono incagliate: quella per le autonomie, la giustizia e il premierato sono ferme al palo e neppure gli interventi urgenti come il decreto Caivano convincono Travaglio – “Pensano di risolvere il problema sicurezza al Sud mandando in galera i ragazzini o i genitori che non li mandano a scuola” ha detto.

Gli altri problemi secondo il direttore del Fatto

Nel suo breve ma ficcante intervento a Otto e Mezzo, il direttore del Fatto Quotidiano ha messo poi in fila un’altra serie di presunti fallimenti: “Il patto di stabilità europeo lo risolvono insultando Gentiloni” ha detto, per poi tacere della gestione del PNRR.

Altre questioni spinose sono quelle legate a Ita, all’alluvione, agli scandali, al “disastro della sanità” e quello della scuola “che riapre senza insegnanti”. E ancora: caro vita, bollette, alberghi, benzina e accise (“che hanno detto che avrebbero tolto), voli e mutui.

Un quadro desolante per Travaglio, secondo cui “non ne hanno azzeccata una“. Gli italiani, tuttavia, “prima di accorgersi di aver sbagliato a votare e di essersi fidati della novità sbagliata ci metteranno tempo”, perché “le congiunzioni astrali arriveranno quando toccheranno il portafoglio“.

marco-travaglio-giorgia-meloni Fonte foto: ANSA
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