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CRONACA NERA

Marco Nebiolo picchiato a sangue a Torino da tre persone in coda al semaforo: ricoverato in prognosi riservata

Marco Nebiolo, agente immobiliare di 47 anni, è stato picchiato a sangue da 3 persone dopo essersi fermato col semaforo rosso. È successo a Torino

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Alberto Cantoni

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Scrive di cronaca e attualità, ma le passioni più grandi sono la tecnologia e l’innovazione. Dopo una laurea in Comunicazione e un master in Giornalismo muove i primi passi nelle redazioni di alcune testate nazionali tra Milano e Roma. Attualmente collabora con diverse realtà editoriali.

Picchiato a sangue da 3 persone dopo essersi fermato col semaforo rosso: è successo a Marco Nebiolo, agente immobiliare di 47 anni, membro del collegio edile dell’Api di Torino e del consiglio direttivo della Fimaa (Federazione Italiana Mediatori Agenti Affari) lo scorso venerdì 24 novembre, intorno a mezzogiorno, nel capoluogo piemontese.

L’aggressione a Marco Nebiolo

L’aggressione è avvenuta a Torino. Nebiolo si trovava in corso Unità d’Italia a bordo di una Fiat Grande Punto quando, all’altezza del Museo dell’Automobile, è stato tamponato da una Citroen Xsara.

A questo punto, come riportato dal Corriere Torino, dall’altra auto sono scesi 3 individui che hanno iniziato a battere contro i finestrini della vettura di Nebiolo. Erano furiosi a causa dello stop al semaforo.

Nebiolo si trovava in corso Unità d’Italia, all’altezza del Museo dell’Automobile

L’episodio si è quindi trasformato in un brutale pestaggio a sangue: l’uomo è stato aggredito ed è caduto a terra, sbattendo violentemente la testa sull’asfalto.

Il 47enne è stato trasportato al Cto, dove si trova attualmente, ricoverato in prognosi riservata nel reparto di neurochirurgia con una frattura al cranio, due grandi ematomi, diversi focolai emorragici ed escoriazioni in diverse parti del corpo.

Le parole della moglie

“Ricorda tutto alla perfezione ma non il momento dell’aggressione – ha detto la moglie Manuela Mareso -. La sua ultima immagine prima di svegliarsi in ospedale è l’essersi chiuso all’interno dell’automobile, sostiene che nessuno avrebbe potuto aprire dall’esterno e non ricorda di essere sceso”.

Il conducente del veicolo è già stato identificato dai vigili. Nel frattempo, la famiglia di Nebiolo è alla ricerca di testimoni: “Una signora ci ha raccontato che l’ambulanza era di passaggio, è stato il carro attrezzi a fermarla. Ma qualcuno ha chiamato il soccorso stradale e deve aver visto qualcosa, spero si faccia avanti”; ha spiegato la moglie.

Il 47enne aveva intuito le intenzioni tutt’altro che pacifiche dei tre aggressori. “Ho tamponato, ho chiamato i vigili, volevano menare” recita infatti il messaggio inviato alle 12.53 alla moglie, allarmata dal successivo silenzio: «Quel “volevano” all’imperfetto mi ha fatto subito pensare a una questione chiusa, poi però è stato strano non sentire Marco per un po’ di tempo.

Al telefono non rispondeva, allora l’ho cercato attraverso i suoi collaboratori dell’agenzia immobiliare. Quando mi hanno detto che non si era presentato all’appuntamento con il commercialista, ho capito che lo avevano picchiato e dovevo cercarlo in ospedale».

Quindi la chiamata al 112 e la corsa al Cto. «Non sapevo in che condizioni lo avrei trovato, ma almeno era vivo. Non riesco ancora ad essere arrabbiata perché questa vicenda poteva finire molto peggio. Marco guarirà, ma io voglio capire chi siano le persone capaci di fare una cosa del genere. Presenteremo querela e non solo per la gravità del fatto ma anche perché sappiamo che ci sono persone del genere in giro. Oggi le abbiamo incontrate noi, un domani chissà… speriamo rinsaviscano e si rendano conto di quanto accaduto».

Le immagini della videosorveglianza sono ora al vaglio dei vigili per identificare gli aggressori.

Fonte foto: 123RF/X

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