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CRONACA NERA

Maestre salvano bambino di 9 anni dalle botte del patrigno a Padova: in ospedale la madre nega le percosse

Bambino di 9 anni salvato dalle maestre di scuola: subiva violente percosse dal patrigno

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Matteo Runchi

REDATTORE

Redattore esperto di economia, appassionato di tecnologia e sport. Scrive di attualità e cronaca. Laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, ha lavorato per diversi siti e redazioni.

Incubo finito. Un bambino di 9 anni è stato salvato dalle percosse del patrigno dalle maestre della sua scuola elementare. L’uomo è stato allontanato, mentre il piccolo è ricoverato in pediatria all’ospedale di Padova.

La segnalazione delle percosse

Le maestre di un bambino di 9 anni, che frequenta una scuola in provincia di Padova, hanno segnalato segni di percosse e malnutrizione del piccolo, temendo per la sua situazione familiare.

Ricoverato in ospedale, l’alunno avrebbe raccontato che il patrigno, un cittadino moldavo di 39 anni, lo maltrattasse regolarmente con pugni e cinghiate, mentre la madre si rifiutava di intervenire.

L’ospedale di Padova dove è ricoverato il bambino

Il caso era emerso fin dal 19 settembre, quando il piccolo si era presentato a scuola con un occhio nero. Una maestra era riuscita a raccogliere una prima testimonianza, ma il caso che ha fatto scattare la denuncia è dell’11 ottobre.

Il bambino è infatti arrivato a scuola con ferite tali da non riuscire nemmeno a sedersi. Le insegnanti hanno quindi chiamato un’ambulanza, oltre a informare gli assistenti sociali e i carabinieri.

I provvedimenti contro il patrigno

Il pubblico ministero di Padova Sergio Dini ha chiesto per l’accusato un provvedimento di arresto, ma il giudice per le indagini preliminari Claudio Marassi ha preferito optare per una misura che non prevedesse i carcere.

Il patrigno del bambino maltrattato è stato quindi allontanato dalla casa in cui viveva con la compagna e il figlio di lei, con obbligo di dimora fuori dal comune in cui l’abitazione si trova e il divieto di avvicinarsi ai due.

Il bambino sarebbe stato malmenato dall’uomo una prima volta per non aver obbedito, e una seconda, quella che lo ha ridotto nelle condizioni più gravi, per aver rotto un vetro.

La reazione della madre

A creare sconcerto tra i medici dell’ospedale di Padova, oltre alle condizioni del bambino, è stata la reazione della madre. La donna ha negato di fronte ai medici che le ferite del piccolo fossero causate da maltrattamenti.

Secondo quanto detto, il bambino si sarebbe procurato le escoriazioni cadendo in casa oppure dalla sua bicicletta. I racconti del bambino hanno poi rivelato che veniva picchiato anche per costringerlo a lavare i piatti o il bagno di casa.

Fonte foto: 123RF

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