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Lucio Presta contro Amadeus, rivelazioni incendiarie: "Caso John Travolta-Sanremo-sponsor: 'Ama' sapeva"

L'agente televisivo Lucio Presta ha attaccato Amadeus dopo la fine del loro rapporto professionale

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Lucio Presta, lo scorso 10 aprile, attraverso un tweet, aveva promesso che avrebbe rivelato la verità sulla fine del rapporto professionale con Amadeus. A distanza di quasi tre settimane, l’agente ha mantenuto la parola, rilasciando un’incendiaria intervista a Il Giornale in cui ha spiegato la sua versione dei fatti e ha attaccato il conduttore su più fronti.

Lucio Presta contro Amadeus: la frase sull’ingratitudine e il retroscena sul regolamento del primo Sanremo del conduttore

Presta ha esordito ricordando una chiacchierata avuta con Giulio Andreotti durante la quale imparò diverse cose: “La prima che esiste una malattia conclamata che si chiama Sindrome rancorosa del beneficiato. La seconda che la gratitudine è il sentimento della vigilia e la terza che se tu fai del bene a qualcuno avrai tanti incavolati ed un ingrato

Quando gli è stato chiesto se per caso abbia avuto l’intento di riferirsi ad Amadeus, non ha battuto ciglio e ha confermato. “Non voglio parlare del Sebastiani pre-2020 perché nulla ha a che fare con quello del periodo 2020-2023”, ha raccontato, menzionando il triennio dei primi Festival condotti da ‘Ama’.

“Il primo Festival di Sanremo fatto insieme è risultato un capolavoro di complicità – ha sostenuto l’agente -. Amadeus non sapeva neanche da dove si potesse iniziare a formulare un regolamento e ciò che ne consegue, quali fossero i diritti e i doveri del Direttore Artistico del Festival. Potrei chiamare a testimoniare Claudio Fasulo (allora Capostruttura Rai) che ha vissuto con me quei giorni. Con Amadeus e la sua famiglia ho trascorso alcuni giorni a La Coruna, in Spagna, per scrivere interamente il regolamento che poi lui ha portato in Rai come opera sua”.

Presta ha sottolineato che era felice che i vertici Rai furono soddisfatti di sapere “che Amadeus era preparato e soprattutto che avevano affidato nelle mani giuste il Festival”. Era il tempo in cui il conduttore e l’agente lavoravano assieme su tutto. Di comune accordo scelsero, sempre secondo la versione di Presta, la squadra autorale, la regia, gli scenografi, il direttore della fotografia, il coreografo, le co-conduttrici etc….

Il manager anche in questo frangente ha mostrato di avere il dente avvelenato: “La scelta delle donne che lo avrebbero affiancato è nata durante le ripetute cene che Maria, la mia cuoca, preparava per lui tutte le sere a casa mia. Molte delle donne che avete visto sul palco dell’Ariston, Amadeus neanche le conosceva (Rula Jebreal ad esempio). Io le incontravo da solo su mandato di Ama, solo in seguito organizzavo una cena o un pranzo, regolarmente offerto e curato dal sottoscritto, per presentargliele. Alcune le ha incontrate per la prima volta direttamente durante i servizi fotografici di Saremo”.

L’ingaggio di Georgina Rodriguez

Presta ha poi narrato i dettagli per portare Georgina Rodriguez al teatro Ariston: “Per la moglie di Cristiano Ronaldo, pur di averla, organizzai una sala prove a Torino a mie spese e mandai il coreografo Franco Miseria a preparare il tango che lei portò sul palco. Le evitai così di spostarsi da Torino e allontanarsi da Cristiano e i bambini. Questo mi procurò la stima di Ronaldo che venne ospite gratuitamente al Festival”.

I primi quattro Festival di Amadeus furono quindi organizzati a stretto contatto con Presta. E non ci furono problemi di alcun tipo con il conduttore. “Il tutto in perfetta armonia con Amedeo. Ogni suo desiderio cercavamo di esaudirlo”, ha evidenziato l’agente. E ancora: “Questo era il clima che si respirava nei quattro Festival fatti insieme. Le dico di più, la fiducia era tale che con Gina Cilia, sua bravissima ufficio stampa, per sollevare ‘Ama’ dalla fatica della conduzione, chiedevamo ai giornalisti di inviare le domande scritte delle interviste”.

Presta ha anche sostenuto che era lui stesso a rispondere alle domande, dopo aver mostrato i testi ad Amadeus. “Come se le avesse scritte lui – ha assicurato -. Stesso discorso valeva per i promo, gli annunci che giravamo con il mio telefono e portavamo al Tg1, dopo aver realizzato anche le grafiche per svelare i nomi degli ospiti che tenevamo segreti a tutti. Potrei continuare così nel racconto di tutti e quattro i Festival senza che nessuno possa smentire quanto io sto affermando”.

La rottura e l’addio professionale

Sembrava una collaborazione perfetta. Poi qualcosa si è rotto. Cosa? “Prima di arrivare al quinto Festival, quello di quest’anno, a Settembre, io e Amadeus facemmo la terza edizione di Arena Suzuki ’60-2000, prodotta dalla società Arcobaleno tre”. La ditta era di proprietà dello stesso Presta, ma con l’entrata in vigore della circolare redatta dalla Commissione di Vigilanza che impedisce al manager di essere produttore dell’artista che rappresenta, l’agente ha dovuto cedere le quote a terzi. Ha però continuato a svolgere il suo lavoro di manager.

Quindi? “Terminato il programma Arena Suzuki iniziammo i lavori per il quinto Festival e quindi le prime riunioni Rai per definire la campagna Promo, la scenografia e i claim. Iniziai a scrivere il regolamento di Area Sanremo e lo ratificai con il Comune. Naturalmente tutto lavoro fatto gratis che non era di mia competenza […]. Incontrai Amadeus durante la presentazione del calendario dei Carabinieri, ci sentimmo per gestire le varie richieste degli artisti che volevano essere ospiti al Festival e a quel punto mi accorsi che qualcosa non andava: ‘Ama’ diceva sempre no e declinava ogni proposta”.

Presta ha sostenuto che Amadeus, in modo del tutto inaspettato, è diventato freddo con lui. Sempre nel corso dell’intervista a Il Giornale, il manager, a proposito del distacco del conduttore, ha fornito la seguente versione:

“Mi accorsi che due miei stretti collaboratori, accolti da anni non solo nell’azienda ma anche nella mia vita, iniziarono un rapporto diretto e segreto con Amadeus, parlando male del sottoscritto ed indicandogli delle strade professionali che avrebbe potuto sfruttare, violando i segreti dell’azienda per cui lavoravano. Le dico solo che uno dei due lo proposi ad Antonella Clerici prima e ad ‘Ama’ dopo, di farlo diventare autore dei programmi The Voice e Sanremo. La mia stretta collaboratrice invece, la proposi nella gestione degli artisti (gestione pratica, non scelte)”.

Si arriva al faccia a faccia con Amadeus. Presta si presentò assieme a suo figlio in qualità di produttore di Arena Suzuki. Era giugno 2023. Durante questo incontro Ama avrebbe fatto una richiesta, ossia “che gli venisse pagato dalla società la direzione artistica e che gli fossero riconosciuti il 100 per cento dei diritti della titolarità del format. Richiesta non raccoglibile. Direzione che era già pagata dalla Rai che aveva stretto un accordo con Arcobaleno Tre, titolare del format”.

“Io – ha proseguito il manager – ricordo ad Amadeus che non solo non può vantare quei titoli, ma che la Commissione di Vigilanza Rai ha vietato la possibilità che gli artisti possano prendere del denaro dai produttori di programmi che loro conducono”. Presta abbandonò la riunione. Rimase suo figlio a parlare con il conduttore: “Cedette alle sue insistenze fino a riconoscergli una quota in qualità di Direttore artistico del programma e per aver collaborato all’ideazione del programma. Ribadisco: cosa non vera perché se così fosse stato sarebbe stato obbligato a dare il format alla Rai come da suo contratto con l’azienda”.

Presta ha sostenuto che suo figlio la diede vinta ad Amadeus “per non rompere il rapporto che c’era fra me e Ama e per il grande affetto che mio figlio nutre per lui. Gli riconobbe 90mila euro, oltre quelli versati negli anni precedenti ed anch’essi non dovuti. Denaro che Ama ha fatturato regolarmente con la dicitura direzione artistica, contravvenendo così alla circolare della Vigilanza Rai. Inoltre l’acquisto del programma avvenne negli anni, da parte della Rai, come acquisto diritti di ripresa, quindi il format, di fatto è di Arcobaleno Tre”.

Il grande gelo prima del Festival di Sanremo 2024

Secondo l’agente Amadeus avrebbe avuto un simile comportamento perché spinto da qualcuno non meglio precisato. “Dopo avere incassato la fattura – ha continuato Presta – di cui sopra, il 3 dicembre 2023, Ama chiese un nuovo appuntamento, fissato per il 14 Dicembre dove mi annunciò la sua intenzione di voler interrompere il rapporto dopo la fine del Festival. Alcuni giorni dopo quell’incontro mi scrisse un messaggio dicendo che preferiva interrompere subito il nostro rapporto perché la mia presenza lo avrebbe messo a disagio al Festival”.

La vicenda pare che sia finita a carte bollate. Sempre Presta:

“Ho detto e scritto che per qualunque problema legato al contratto sarei stato disponibile, ricevendo il suo grazie. In quella circostanza mi ha confermato che avrebbe onorato il pagamento delle mie spettanze fino a fine contratto (Agosto 2024) salvo che a gennaio mi ha comunicato, attraverso il cognato (suo commercialista), che intendeva pagare solo fino a dicembre. Per questo è stata data disposizione all’ufficio legale di tutelare i miei interessi”.

Seguendo la versione del manager, Amadeus gli avrebbe fatto un altro appunto: “Io avrei organizzato con il direttore del day-time Rai Angelo Mellone, la presenza di un corner all’interno del teatro Ariston, per gli inviati dei vari programmi Rai. A tal proposito mi inviò un messaggio vocale duro che riporto testualmente: Nessun programma di day-time sarebbe mai dovuto entrare all’Ariston, tranne la Vita in Diretta. Nessun inviato di nessun programma sarebbe potuto entrare all’Ariston fatta eccezione della signora Giovanna Civitillo. Tutti gli altri inviati degli altri programmi devono stare fuori dall’Ariston”.

Il caso John Travolta, Presta: “Amadeus sapeva”

Rivelazione incendiaria anche quella rilasciata da Presta sul caso di John Travolta al Festival. “Nel mese di ottobre il manager di Travolta (Oscar Generale) mi scrisse se eravamo interessati alla presenza dell’artista ad una cifra molto bassa perché lo sponsor delle scarpe era disposto a pagare la differenza del suo cachet”, ha dichiarato l’agente televisivo che ha assicurato di aver informato della faccenda Amadeus, sconsigliandogli l’operazione. Il conduttore avrebbe dato ragione a Presta. Eppure alla fine il divo americano sull’Ariston ci è salito:

“A novembre, un mese dopo, il manager di Travolta ha rilanciato l’offerta. Io non ho risposto ma ho condiviso con Alessio De Stefani, mio collaboratore e autore del Festival che si erano offerti di nuovo. Sono certo che una volta arrivati a Sanremo il manager abbia contattato De Stefani riproponendo il tutto. Sta di fatto che al Festival, quanto dal manager proposto si è poi avverato e le uniche persone che sapevano della proposta erano Amadeus e De Stefani. Nel frattempo con De Stefani e Dal Bello il rapporto di collaborazione con Arcobaleno tre ed anche con me si era interrotto per comportamento scorretto e violazione di segreti industriali. Tutt’ora la Dal Bello collabora con Amadeus in qualità di assistente, di De Stefani non ho riscontri, terminato The Voice”.

Presta ha concluso dicendo di avere prove documentali di tutto ciò che ha rivelato. Si attende la versione di Amadeus.

Fonte foto: ANSA

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