Lockdown, quando arriva la decisione: parla Miozzo, capo del Cts
Fra due settimane il Comitato Tecnico Scientifico potrebbe decidere nuove restrizioni: l'anticipazione di Agostino Miozzo
Se non rispettiamo le regole per due settimane sarà di nuovo tutto chiuso: è questa la previsione di Agostino Miozzo, a capo del Comitato Tecnico Scientifico (Cts), in un’intervista al Corriere della Sera. Mentre il premier Giuseppe Conte smentisce le voci di un nuovo lockdown totale in Italia, Miozzo ha parlato dell’importanza dei comportamenti della popolazione per evitare il peggio.
Lockdown, cosa fare per evitarlo: parla Miozzo
Il Dpcm, ha sottolineato Miozzo, “risponde alla situazione attuale del Paese che è in rapidissimo peggioramento. Le stesse misure le ha adottate oggi la Germania“. Quello che dobbiamo fare è “orientare i comportamenti dei nostri concittadini al rispetto rigoroso del distanziamento, alla riduzione di tutti i contatti a rischio, alla limitazione di tutte le possibili occasioni di contagio”.
“È la gradualità di comportamenti da mettere in atto come ultimo tentativo per evitare la ben più dolorosa decisione del lockdown generale“, ha annunciato Miozzo.
Trasporti, ospedali e scuola: Miozzo difende le scelte del Cts
Miozzo ha replicato anche alle accuse secondo cui il Cts avrebbe coperto le scelte del governo: “Che siano i politici a criticare le indicazioni del Cts mi sembra quasi legittimo, è nel pieno diritto. Che siano dei tecnici a dire cose inesatte e fuorvianti è molto meno legittimo”.
“Dal 18 aprile – ha spiegato il coordinatore del Cts – chiediamo di attuare ogni misura per ridurre i picchi di utilizzo del trasporto pubblico. I verbali dimostrano che lo abbiamo scritto per ben 20 volte sollecitando, a più riprese, un nuovo concetto di mobilità”.
Intanto, ha aggiunto, gli ospedali “soffrono una pressione difficilmente sostenibile nel lungo periodo, soprattutto nei territori in ritardo nell’organizzazione dei percorsi dedicati ai pazienti Covid. L’unico modo per alleggerire è coinvolgere medici di famiglia e pediatri di libera scelta fornendo loro tutti i mezzi per operare, i materiali di protezione, gli strumenti diagnostici. Con l’accordo appena siglato tutti i cittadini potranno fare i tamponi rapidi con il loro medico”.
Sulla scuola, Miozzo ha dichiarato: “Il vero coraggio è tenerle aperte e adattare il sistema a questa esigenza. Sono stati fatti miracoli per trasformare il cronico disastro del sistema scolastico in qualcosa che sia in grado di affrontare la crisi che stiamo passando. Dobbiamo difenderlo se non vogliamo trovarci centinaia di migliaia di ragazzi terrorizzati e affetti dalla sindrome della capanna”.
Quando può scattare il lockdown: la previsione di Miozzo
In conclusione, per sapere se le nuove misure funzionano dovremo aspettare “almeno due settimane -, ha spiegato Miozzo – poi saremo pronti per decidere se abbiamo raggiunto il limite non compatibile e si deve passare ad un intervento più radicale come quello che abbiamo già dolorosamente sperimentato a marzo e aprile“, perché “solo con il rispetto rigoroso delle regole, il lockdown potrà essere ricordato come una brutta esperienza del passato”.