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Le scuole alle prese con i rincari del gas: spunta l'ipotesi della settimana corta per ridurre le bollette

Problema riscaldamento per le scuole, i rincari dei costi del gas preoccupano i presidi. Diverse le ipotesi allo studio per ridurre le bollette

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Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Non si ferma la corsa del prezzo del gas in Europa. Livelli diventati insostenibili per famiglie e imprese e che preoccupano in vista dei prossimi mesi. Con questi prezzi, che potrebbero anche aumentare ancora, si prospetta un vero e proprio bagno di sangue nelle bollette dei mesi invernali. Preoccupazioni che riguardano anche la scuola e l’avvio del prossimo anno scolastico.

Problema riscaldamento per le scuole

A causa del caro bollette, in Italia e negli altri Paesi europei sta tenendo banco tra politici, presidi, insegnanti e dirigenti il problema della necessità di ridurre i costi del riscaldamento nelle scuole.

La preoccupazione per l’avvio del nuovo anno scolastico è tanta ma i tempi per poter intervenire sono stretti. Il governo Draghi sta lavorando a nuove misure per dare ulteriori aiuti a imprese e famiglie.

L’intervento dovrebbe materializzarsi sotto forma di un nuovo decreto in arrivo la prossima settimana e che potrebbe contenere anche delle misure che riguardano le scuole.

Scuola, gli interventi allo studio per ridurre le bollette

La prima mossa per tagliare i costi delle bollette delle scuole dovrebbe essere quella di ridurre di un grado o due il riscaldamento nelle aule, così come negli altri edifici pubblici.

Un intervento sollecitato dalla Commissione europea, che lo ha inserito nel piano per ridurre i consumi di gas nella Ue per contrastare gli effetti dello stop totale delle forniture dalla Russia.

Ma allo studio ci sono diverse altre ipotesi: si pensa ad esempio ad anticipare l’orario dei rientri pomeridiani in modo da spegnere prima le caldaie.

Scuola, l’ipotesi della settimana corta

L’ipotesi più drastica ma che avrebbe il maggior impatto in termini di riduzione dei costi è quella di accorciare la settimana scolastica, riducendola a cinque giorni. Una soluzione che però porta con sé diversi problemi.

A partire dagli effetti sugli studenti, già provati dal Covid e dalla Dad, per il taglio delle ore. Un effetto che potrebbe essere mitigato con il passaggio alle lezioni di cinquanta minuti.

Rimodulare il calendario con un giorno in meno in classe potrebbe comportare inoltre problemi dal punto di vista amministrativo. Ma soprattutto dovrebbe essere necessariamente accompagnato da una riorganizzazione del trasporto pubblico locale, cosa non affatto semplice considerando i tempi stretti.

Al momento, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, appare poco probabile che il governo possa decidere di adottare questa soluzione per tagliare i costi del riscaldamento delle scuole. Le scelte per abbattere le bollette resterebbero in capo ai singoli istituti e agli enti locali.

Fonte foto: 123RF

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