Laurea alla memoria per Giulia Cecchettin all'Università di Padova, il padre Gino: "Manchi più dell'ossigeno"
Conferita la laurea alla memoria per Giulia Cecchettin all’Università di Padova. Le parole del padre Gino alla consegna: “Manchi più dell'ossigeno”
È stata conferita dall’Università di Padova la laurea alla memoria in ingegneria biomedica a Giulia Cecchettin, la 22enne di Vigonovo uccisa a coltellate l’11 novembre scorso dall’ex fidanzato. Presente alla cerimonia la famiglia della ragazza, con il padre, Gino Cecchettin, che dal podio dell’ateneo ha condiviso il suo straziante ricordo della figlia.
- La laurea alla memoria per Giulia Cecchettin
- Le parole della famiglia di Giulia Cecchettin
- Le parole del padre di Giulia, Gino Cecchettin
La laurea alla memoria per Giulia Cecchettin
Si è tenuta nella mattinata di oggi – venerdì 2 febbraio – presso l’Università di Padova la consegna della laurea alla memoria in ingegneria biomedica per Giulia Cecchettin, la studentessa 22enne di Vigonovo uccisa a coltellate l’11 novembre scorso dall’ex fidanzato, Filippo Turetta.
La cerimonia si è tenuta nell’aula magna del palazzo del Bo, alla presenza della famiglia della ragazza e del ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, della rettrice Daniela Mapelli, del direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione Gaudenzio Meneghesso e della relatrice della tesi di laurea di Giulia, Silvia Todros.
Quando Giulia è stata assassinata aveva già completato la tesi, ed era prossima alla discussione davanti alla commissione. Al posto della giovane hanno oggi però parlato prima la nonna, Carla Gatto, e poi il padre di Giulia, Gino Cecchettin.
Le parole della famiglia di Giulia Cecchettin
Carla Gatto, nonna di Giulia, ha detto solo poche parole ai giornalisti: “È un’emozione grandissima, io qua non c’ero mai stata, e allo stesso tempo mi emoziona che non ci sia più la mia bambina e non sia qui a godersi questa cerimonia. Faccio fatica a pensarlo”.
Durante la cerimonia è poi intervenuto Gino Cecchettin, padre di Giulia, che ha parlato dal podio dell’ateneo di Padova, dopo la consegna della laurea in memoria della figlia e il lungo applauso spontaneo nato in seguito alla proclamazione da parte della rettrice Daniela Mapelli.
“Ci manchi più dell’ossigeno” ha detto Gino Cecchettin, che ha espresso il suo dolore per l’assenza della figlia, ammettendo poi le sue difficoltà nel riuscire a trovare un senso in tutto quello che è accaduto.
Le parole del padre di Giulia, Gino Cecchettin
“Eppure non riesco a essere felice – ha ammesso il padre di Giulia – Mi sono chiesto spesso se avesse senso e a cosa potesse servire una cerimonia per la laurea postuma. La risposta viene ancora una volta da lei, da Giulia: ha senso per tutto quello che hai fatto per gli altri e ancora stai facendo”.
“Almeno oggi vorrei che il tuo nome fosse elevato non solo al tragico femminicidio, ma ad onorare la tua straordinaria essenza. Non mi rendevo conto di quanto tu fossi gigante – ha poi concluso Gino Cecchettin – ho incontrato amici e persone e mi hanno raccontato episodi di cui non ero a conoscenza, hai aperto uno squarcio nelle nostre coscienze, nella mia per prima”.
Dopo Gino Cecchettin è salita sul podio anche la sorella di Giulia, Elena, che ha voluto condividere un pensiero: “Non sai quanto io sia fiera di te. Sono sempre stata fiera di te, ero sempre ammirata da te, così carina, dolce, un piccolo genietto. Guarda cosa sei riuscita a fare!”. Un pensiero che si conclude però con l’amarezza per le “altre cose belle avresti potuto fare se la tua vita non fosse stata interrotta”.