Landini e le parole su sciopero e rivolta, Salvini critica dopo gli scontri: "Cauto, lo prendono sul serio"
Dopo le parole di Maurizio Landini sulla "rivolta", la critica da Matteo Salvini che lo ha accusato di istigare alla violenza durante lo sciopero
Durante lo sciopero generale del 29 novembre Matteo Salvini ha criticato il leader della Cgil, Maurizio Landini, per le sue affermazioni in relazione agli scontri. Il Ministro delle Infrastrutture ha accusato Landini di incitare comportamenti violenti, riferendosi agli atti contro la polizia e al rogo di fotografie in piazza. L’intervento del segretario Cgil, che ha parlato di una “giornata di mobilitazione come non si vedeva da tempo”, ha fatto discutere in particolare per aver detto di voler “rivoltare come un guanto” il Paese.
- Lo sciopero e le parole di Maurizio Landini
- La critica di Matteo Salvini
- Gli scontri a Torino durante lo sciopero
Lo sciopero e le parole di Maurizio Landini
Maurizio Landini ha dichiarato che l’obiettivo è trasformare il Paese radicalmente, coinvolgendo tutte le persone in un’azione collettiva contro le ingiustizie. Secondo il segretario Cgil la “rivolta sociale” rappresenta la necessità di affrontare i problemi insieme, perché le difficoltà di uno riguardano tutti.
La manifestazione a Bologna, legata allo sciopero generale, è stata definita una delle più significative degli ultimi tempi e segna l’inizio di un percorso di mobilitazione per un cambiamento profondo.
A Torino alcuni manifestanti hanno bruciato foto di Matteo Salvini e Giorgia Meloni
Landini ha anche criticato il decreto sicurezza in discussione in Parlamento, che a suo avviso mira a criminalizzare scioperi, blocchi stradali e occupazioni di fabbriche in chiusura. Dal suo punto di vista, un “tentativo serio di una svolta autoritaria che mette in discussione la libertà di esistere e la libertà delle persone”.
La critica di Matteo Salvini
Il vicepremier Matteo Salvini, intervenendo su Radio Uno, ha espresso critiche nei confronti del leader della Cgil, accusato di aver istigato alcuni soggetti irresponsabili ad andare allo scontro con le forze dell’ordine, parlando di rivolta sociale.
“Dico al signor Landini che deve essere più cauto quando parla perché poi qualcuno lo prende sul serio” ha affermato Salvini. “Stranamente oggi dei dementi attaccavano la polizia e bruciavano le fotografie in piazza”.
Gli scontri a Torino durante lo sciopero
A Torino, durante lo sciopero generale del 29 novembre, si sono verificati scontri tra polizia e manifestanti. Gli incidenti sono avvenuti principalmente nei pressi della stazione di Porta Nuova, dove un gruppo di attivisti ha cercato di forzare il cordone delle forze dell’ordine.
La polizia è intervenuta per respingere il tentativo, mentre i manifestanti scandivano slogan contro Matteo Salvini e la Tav Torino-Lione.
Il corteo, inizialmente pacifico, aveva coinvolto studenti, centri sociali e attivisti Pro Palestina, riuniti per protestare contro la legge di Bilancio. Tuttavia, alcuni partecipanti hanno deviato dal percorso, innescando i tafferugli.
Tra gli atti simbolici, è stata bruciata una sagoma raffigurante Salvini e immagini della premier Giorgia Meloni, del ministro Guido Crosetto e del ceo di Leonardo, Roberto Cingolani.