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CRONACA ESTERA

La Russia di Putin contro Rai, La7, Repubblica e La Stampa: siti oscurati, il motivo dello schiaffo all'Italia

Contrattacco di Putin sui media: oscurato l'accesso in Russia a diversi siti europei, tra cui quelli di Rai, La7, La Repubblica e La Stampa

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Vladimir Putin passa al contrattacco sui media. La Russia, nelle scorse ore, ha oscurato sul suo territorio diversi siti europei di informazione, tra cui gli italiani Rai, La7, La Repubblica e La Stampa.

Russia, Putin oscura diversi media europei: accesso bloccato ai siti di Rai, La7, Repubblica, La Stampa

La mossa del Cremlino, che è stata annunciata attraverso una nota dal ministro degli Esteri di Mosca, arriva in risposta ad analoghe misure adottate dalla Ue nei confronti dei siti russi Ria Novosti, Izvestia e Rossiyskaya Gazeta.

Nel complesso, la Russia ha oscurato 81 media europei. La misura di ritorsione annunciata dal Cremlino fa riferimento alla decisione presa dal Consiglio dell’Ue in data 17 maggio, ossia quando è stata vietata “qualsiasi attività di trasmissione” dei tre media russi Ria Novosti, MIC Izvestia e Rossiyskaya Gazeta.

Il presidente russo Vladimir Putin

Il provvedimento preso dall’Ue è entrato in vigore martedì 25 giugno.

In contemporanea Mosca ha imposto “contro-limitazioni all’accesso dal territorio russo alle risorse di trasmissione di una serie di media degli stati membri dell’Ue”, si legge nel comunicato del Cremlino.

Gli altri media europei oscurati

Tra gli 81 media oscurati, oltre alle già citate testate italiane, nell’elenco pubblicato dal ministero degli Esteri russo figurano i media spagnoli Rtve, El Pais, El Mundo, Efe; i francesi Le Monde e Afp (Agence France-Presse); la rivista tedesca Der Spiegel.

Guerra in Ucraina, Cpi: mandati di arresto per Serghei Shoigu e Valery Gerasimov.

In queste ore, la Corte penale internazionale (Cpi) ha emesso mandati d’arresto per l’ex ministro della Difesa russo Serghei Shoigu e per il capo di stato maggiore Valery Gerasimov.

Inoltre, la Corte di Strasburgo ha condannato Mosca per la violazione dei dei diritti umani in Crimea a cominciare dal 27 febbraio del 2014.

Intanto, Zelensky, di recente attaccato da Trump, ha sostituito il capo delle Forza armate per le copiose perdite nell’esercito di Kiev. Il presidente ucraino ha poi iniziato ufficialmente i negoziati per l’adesione dell’Ucraina e della Moldavia all’Ue.

Fonte foto: ANSA

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