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CRONACA NERA

La ristoratrice Giovanna Pedretti trovata morta, disposto anche l'esame tossicologico: il punto sulle indagini

Verrà effettuata nei prossimi giorni l'autopsia sul corpo di Giovanna Pedretti, la ristoratrice trovata morta nel fiume Lambro a Sant'Angelo Lodigiano

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Ubaldo Argenio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cultura, sport e cronaca, scrive anche di attualità, politica e spettacolo. Laureato in Scienze della Comunicazione, inizia a collaborare con testate locali di Benevento per poi passare a testate nazionali, per le quali si è occupato principalmente di approfondimenti sportivi e culturali. Lavora anche come editor.

Nei prossimi giorni verrà effettuato l’esame autoptico sul cadavere di Giovanna Pedretti, la ristoratrice finita in una tempesta mediatica dopo aver pubblicato la recensione di un cliente della sua pizzeria, infastidito dalla presenza di gay e disabili. La donna è stata ritrovata priva di vita nel fiume Lambro, a Sant’Angelo Lodigiano.

Il ritrovamento del corpo di Giovanna Pedretti

È stato ritrovato nel primo pomeriggio di ieri – domenica 14 gennaio – il corpo senza vita di Giovanna Pedretti, la ristoratrice balzata sotto i riflettori dei social dopo aver pubblicato la recensione che un cliente aveva lasciato alla sua pizzeria.

Giovanna Pedretti, che da otto anni gestiva insieme al marito Nello la pizzeria “Le Vignole”, che si trova in via xx settembre a Sant’Angelo Lodigiano (comune della provincia di Lodi, in Lombardia), aveva condiviso una recensione da una stella lasciata su Google Reviews.

Il post con il quale l’influencer Lorenzo Biagiarelli aveva messo in dubbio l’autenticità della recensione pubblicata da Giovanna Pedretti

Il cliente lamentava la presenza di gay e disabili nel ristorante, e la signora Pedretti aveva deciso di pubblicare sui social la recensione, che è poi stata cancellata. Diverse le ipotesi al vaglio delle forze dell’ordine.

L’autopsia sul cadavere

L’autopsia sul corpo di Giovanna Pedretti, che verrà effettuata all’Istituto di Medicina legale di Pavia, è quindi prevista per mercoledì 17 o giovedì 18 gennaio. La Procura ha disposto anche l’esame tossicologico.

Al momento l’inchiesta è conoscitiva, ma potrebbe diventare a carico di ignoti. L’ipotesi del suicidio resta però l’ipotesi finora più accreditata dagli investigatori, nonostante pare non siano stati ritrovati biglietti d’addio, e non ci sono statti annunci o azioni che possano far pensare a un gesto premeditato.

Le forze dell’ordine hanno poi effettuato verifiche anche sulla situazione patrimoniale, nel tentativo di trovare elementi che possano motivare quanto accaduto.

Le indagini sul patrimonio della ristoratrice

E secondo quanto emerso da queste prime indagini, Giovanna Pedretti e la sua famiglia non avevano particolari problemi economici. Questa ipotesi come causa di un suicidio è stata quindi per adesso scartata.

Pare che la donna e il marito Nello abbiano gestito altre attività di ristorazione in passato, e che la vendita di un locale gli avesse consentito addirittura di potersi permettere di non lavorare per un breve periodo.

Le indagini analizzeranno anche quella parte di presunta “gogna mediatica” nata dal post dell’influencer Lorenzo Biagiarelli, che per primo aveva messo in dubbio la recensione sostenendo fosse un fake. Biagiarelli è il compagno di Selvaggia Lucarelli, che si è detta dispiaciuta per la morte della donna, ma che ha voluto comunque sottolineare che la “gogna di cui qualcuno sta parlando, è stata: un servizio di un tg, un post sui social, una storia su Instagram. La signora non è stata ‘sommersa’ da insulti, ma non si riesce mai a raccontare la verità”.

Fonte foto: 123RF/Facebook

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