La risposta di Israele dopo i missili dall’Iran: in Libano scontro diretto con Hezbollah, “colpiremo ancora"
Il bilancio è di 200 missili contro Israele. All’attacco dell’Iran, Tel Aviv risponde distruggendo l’arsenale di Hezbollah in Libano
Si conclude l’attacco dell’Iran su Israele, dopo il lancio di circa duecento missili nella serata di martedì 1° ottobre. Tel Aviv risponde: “Continueremo a colpire con forza”, e in Libano si consuma il primo scontro diretto tra le Forze di Difesa Israeliane (Idf) e Hezbollah. Nella notte, colpita anche una scuola a Gaza, “era base di Hamas”.
- Quasi 200 missili su Israele
- In Libano il primo scontro diretto con Hezbollah
- Il raid contro una scuola a Gaza
Quasi 200 missili su Israele
Il bilancio riferito in mattinata dalla tv di Stato iraniana è di 200 missili sparati dall’Iran contro il territorio dello Stato ebraico.
Israele aveva parlato di circa 180 missili, la maggior parte dei quali intercettati dai sistemi antimissile israeliani, con il supporto dei mezzi del Pentagono.
Si tratterebbe, riportano esperti sul Corriere, di Kheibar Shekan, testate dal raggio di 1.400 chilometri il cui nome si riferisce a una fortezza abitata da ebrei e conquistata dal Profeta.
I pasdaran dell’Iran hanno dichiarato di aver utilizzato anche, per la prima volta, l’ipersonico Fattah 1, dedicato alla memoria del miliziano Hassan Moghaddam, morto nel 2011.
Alcuni frammenti dei missili iraniani sono caduti sul territorio della Giordania, riportando tre feriti lievi. Il governo di Amman, riporta l’agenzia di stampa giordana Petra, segnala anche danni a edifici.
In Libano il primo scontro diretto con Hezbollah
Nella mattinata seguente all’attacco balistico, Israele risponde con attacchi aerei mirati a distruggere l’arsenale di Hezbollah in Libano. Stando a quanto riportato dal New York Times, circa metà della riserva di missili e razzi accumulati dai miliziani sono stati distrutti.
Secondo una fonte di sicurezza libanese, sono stati almeno cinque gli attacchi notturni alla periferia di Beirut. A poche ore di distanza, sembra essersi consumato il primo scontro diretto tra le truppe di Hezbollah e l’esercito di Tel Aviv.
In un post su Telegram, riporta Al Jazeera, Hezbollah ha affermato che le sue forze “si sono scontrate con i soldati israeliani, hanno inflitto loro perdite e li hanno costretti a ritirarsi” dalla città di Odaisseh, nel sud del Libano.
Il raid contro una scuola a Gaza
Attacchi anche contro Gaza, dove nella notte aerei di guerra di Israele hanno bombardato il complesso scolastico di Muscat e Rimal.
L’Idf dichiara che gli edifici colpiti erano utilizzati come base operativa da Hamas. L’agenzia di stampa Wafa fa sapere che erano un centro di riparo per gli sfollati palestinesi. Il bilancio del bombardamento è di almeno 9 morti e 20 feriti.
Wafa segnala anche bombe contro la casa di famiglia del giornalista Ahmed al-Zard a Khan Yunis, nel sud della Striscia. Le vittime sono il fratello, lo zio e due cugini del reporter, che sarebbe rimasto gravemente ferito così come la madre e l’altro fratello.