La prima nave cargo salpata da Mariupol è diretta in Russia: ecco qual è e cosa trasporta
Per la prima volta dalla fine dell'assedio, una nave lascia il porto di Mariupol: è diretta in Russia, cosa sta trasportando
Svolta nelle acque di Mariupol. Dopo due mesi di blocco a causa della guerra, la prima nave cargo ha lasciato il porto della città ucraina, con a bordo un carico di metallo. La notizia è stata diffusa dal Distretto militare meridionale russo, citato dall’agenzia Tass.
- Dove è diretta la nave
- L'annuncio dei filorussi: "Prese le navi di Mariupol"
- L'importanza del porto di Mariupol
Dove è diretta la nave
La prima nave cargo partita dal porto ucraino di Mariupol è diretta in Russia, precisamente a Rostov, sul Don.
Si chiama ‘Slavutich‘ ed è uscita dal porto scortato dall’artiglieria della Flotta del Mar Nero e da unità di pattugliamento navali antisabotaggio.
Si tratta dello stesso cargo entrato a Mariupol il 27 maggio: la prima nave a farlo dopo la fine dell’assedio, una decina di giorni fa.
Il canale televisivo Rossiya-24, citato dall’agenzia russa Interfax, nella giornata di lunedì 30 maggio aveva sottolineato che “le autorità sono in difficoltà, poiché i combattenti dei battaglioni nazionalisti in ritirata hanno praticamente raso al suolo l’infrastruttura con il fuoco dei lanciagranate. Il ripristino di tutte le infrastrutture portuali è l’obiettivo primario per ora”.
L’annuncio dei filorussi: “Prese le navi di Mariupol”
“Oggi 2.500 tonnellate di bobine di acciaio hanno lasciato il porto di Mariupol. La nave è diretta a Rostov sul Don”, le parole di Denis Pushilin, capo dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk, riprese dall’agenzia russa Interfax.
Pushilin ha aggiunto che alcune navi del porto di Mariupol entreranno a far parte della flotta commerciale della Repubblica Popolare di Donetsk: “La decisione è già stata presa, saranno rinominate. Così, la Repubblica potrà formare una propria flotta commerciale”.
L’importanza del porto di Mariupol
Prima della guerra, quello di Mariupol era il più grande porto ucraino sul Mare di Azov.
La città, di circa 400 mila abitanti, era il centro dell’industria per la produzione di acciaio.
Il sindaco di Mariupol, Vadym Boychenko, ha reso noto il bilancio degli attacchi russi su Telegram: “Da metà aprile, gli occupanti hanno seppellito almeno 16 mila residenti in fosse comuni vicino ai villaggi di Stary Krym, Mangush e Vynohradne. Inoltre, più di 5 mila persone sono state sepolte dai servizi di pubblica utilità nella prima metà di marzo”.
Nei giorni scorsi, invece, sono state scoperte nuove fosse comuni a Mariupol.