La insegue nel parcheggio a Lecco e poi si masturba davanti a lei: 32enne incinta scappa in auto e denuncia
Una donna è stata inseguita nel parcheggio da un ragazzo che si è masturbato davanti a lei. La 32enne, incinta al quinto mese, è riuscita a fuggire
Avrebbe inseguito una donna per poi masturbarsi davanti a lei nel parcheggio. È la storia che proviene da Lecco, dove una 32enne ha denunciato l’accaduto vissuto suo malgrado mentre si stava avvicinando alla sua auto. Un’esperienza spiacevole, aggravata dallo stato di gravidanza della donna, in attesa di cinque mesi.
- La donna seguita nel parcheggio da un ventenne
- La fuga e la denuncia ai carabinieri
- La richiesta di maggiore sicurezza
La donna seguita nel parcheggio da un ventenne
La vicenda risalirebbe al 2 agosto, quando una 32enne sarebbe stata inseguita da un giovane ragazzo – forse un 20enne – all’interno del parcheggio sotterraneo di via Balicco, a Lecco.
Secondo il racconto della donna, il 20enne l’avrebbe seguita nel parcheggio per poi iniziare a praticare atti di autoerotismo davanti a lei.
Il ragazzo si sarebbe avvicinato alla donna incinta masturbandosi. Una circostanza che ha destato paura nella 32enne mentre tentava di salire sulla sua auto per mettersi al riparo.
La fuga e la denuncia ai carabinieri
La donna, inoltre, ha spiegato che la sua auto era parcheggiata vicino all’ingresso e che questo le avrebbe consentito di allontanarsi presto dall’uomo.
Al piano interrato del parcheggio, tuttavia, non c’era linea telefonica. Solo dopo essere uscita con la sua auto, infatti, la 32enne ha contattato i carabinieri di Lecco a cui ha denunciato la vicenda descrivendo la situazione in cui si è ritrovata e fornendo anche elementi che potrebbero essere utili a identificare il molestatore.
La sgradevole vicenda è finita all’interno di un esposto presentato al questore di Lecco, Ottavio Aragona, da parte del titolare dello studio di commercialisti in cui lavora la 32enne preoccupato per l’incolumità delle molte collaboratrici che utilizzano quel parcheggio
La richiesta di maggiore sicurezza
Nell’esposto presentato al questore, si richiede maggiore sicurezza nella zona in cui già in passato – come si legge sulla stampa locale – è stata segnalata attività di spaccio.
L’assenza di telecamere e del segnale telefonico contribuiscono a rendere meno sicuro il parcheggio. Dall’esposto, infatti, emerge la richiesta di installare un impianto di videosorveglianza nei piani interrati del parcheggio.
Una misura che potrebbe scongiurare altri eventi spiacevoli che potrebbero sfociare in ben altro, come accaduto a inizio agosto a Calenzano, in provincia di Firenze, dove un uomo ha tentato di stuprare una ragazza inseguendola in strada.