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CRONACA NERA

La denuncia di don Patriciello parroco di Caivano dopo il blitz: "A comprare droga anche dottori in cravatta"

Dopo gli spari al Parco Verde di Caivano, don Patriciello torna a parlare del problema della droga

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Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

“Gli spari che ci sono stati l’altra notte vanno interpretati, bisogna capire se c’è una lotta tra i clan, se è stata la maledetta droga“. Lo ha detto don Maurizio Patriciello, parroco del Parco Verde di Caivano, al Consiglio comunale di Napoli per un incontro della commissione anticamorra della Campania, parlando della ‘stesa’ avvenuta domenica 10 settembre nella località finita alla ribalta nazionale dopo le violenze sessuali di gruppo su due ragazzine.

“Una cosa va detta con grande chiarezza – ha detto il parroco – il Parco Verde è diventato una delle più grandi piazze di spaccio d’Europa dove vengono a comprare i napoletani professionisti, quelli con la cravatta, la camicia, quelli che poi vengono chiamati dottori“.

Don Patriciello parla anche del ‘dramma pornografia’: “Il discorso della pericolosità della droga venduta al Parco Verde va fatto anche sulle bambine stuprate. Dobbiamo pensare che abbiamo toccato in questi anni anche il punto del dramma della pornografia, alla quale i bambini possono accedere ad ogni ora del giorno e della notte, senza che nessuno li controlli. Ho parlato con la ministra Roccella per portare avanti questa lotta”.

Fonte foto: ANSA

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