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Spari a Caivano su un'auto parcheggiata in pieno giorno: Governo Meloni sfidato dopo il blitz al Parco Verde

Non c’è pace a Caivano dove, dopo gli spari denunciati da don Patriciello, alcuni ignoti hanno fatto fuoco in pieno giorno tra le strade del paese

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Sono giorni di terrore a Caivano. Dopo i numerosi colpi di pistola esplosi la scorsa notte tra le strade del paese, un gruppo di ignoti ha fatto fuoco in pieno giorno colpendo un’auto parcheggiata. Non ci sono feriti, i carabinieri indagano mentre la popolazione teme il peggio.

Ancora spari a Caivano

Dopo gli spari avvenuti poco prima della mezzanotte di domenica 10 settembre, un secondo episodio dello stesso tipo si è verificato nella mattinata di oggi, lunedì 11 settembre, tra le strade di Caivano, il comune della città metropolitana di Napoli, in Campania, tristemente balzato agli onori delle cronache nell’ultimo periodo.

Intorno alle 11:30 infatti, un gruppo di ignoti si è palesato tra le strade del paese, sfrecciando in sella ai motorini ed esplodendo diversi colpi di arma da fuoco, che hanno colpito un’automobile parcheggiata in strada, in via Pio IX.


L’intervento pubblicato sulla propria pagina Facebook da Padre Maurizio Patriciello, nel quale denuncia quanto sta accadendo a Caivano

Non ci sarebbero persone ferite, e sulla vicenda stanno già indagando i carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna e della compagnia di Caivano.

La “stesa” della scorsa notte

Quanto accaduto oggi è successo a distanza di poche ore da quanto denunciato sui social da Padre Maurizio Patriciello, il parroco di Caivano che di recente, dopo la notizia delle due ragazzine violentate al Parco Verde, l’invito a Giorgia Meloni e il conseguente “decreto Caivano”, è diventato il punto di riferimento di chi vuole combattere la criminalità organizzata in un’area nel quale da troppo tempo lo Stato pare assente.

“Notte insonne. Notte da incubi. Gli uomini con il mitra sono scappati. Ritorneranno. È certo. Nessuno sa dire quando ma ritorneranno. Intanto si vive nel terrore” aveva scritto il parroco questa mattina sulla propria pagina Facebook, e forse neanche lui poteva immaginare che a distanza di poche ore gli “uomini con il mitra” sarebbero ritornati.

Nella tarda mattinata è quindi avvenuta una nuova “stesa”, ovvero un atto di intimidazione camorristico che consiste nell’attraversare velocemente a bordo di motorini le strade di interesse, sparando senza un obiettivo preciso, con il solo intento di terrorizzare le persone, costringendole a “stendersi”, per l’appunto, a terra per non essere colpiti.

Cittadini terrorizzati

Diverse al momento le ipotesi al vaglio degli inquirenti. Da un lato si pensa ad un’azione intimidatoria, sia verso i cittadini che chiedono a gran voce legalità e controlli, sia verso lo Stato, che ha rivolto di recente molti attenzioni sul Parco Verde di Caivano, con un blitz che ha coinvolto centinaia di agenti di polizia.

Dall’altro lato, non si scarta l’ipotesi di uno scontro acceso tra due clan, i Moccia, uno dei più potenti e longevi della zona, che hanno controllo e mire espansionistiche su Caivano, e gli scissionisti della 167, gruppo di Secondigliano considerato una costola del clan Amato-Pagano.

“È il terrore. Le ”stese” fanno paura. Può morire chiunque” continua don Patriciello, che non risparmia poi una frecciata a chi ha polemizzato durante gli ultimi giorni: “E voi tutti che avete criticato le forze dell’ordine e l’intervento del governo, vergognatevi. E, se avete il coraggio, venite voi ad abitare con i vostri figli al “Parco Verde” in Caivano”.

meloni-caivano Fonte foto: ANSA
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