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CRONACA NERA

L’uomo carbonizzato in auto a Baia Domizia potrebbe essere Pietro Caprio, professore scomparso da due giorni

I resti trovati in una Dacia Duster data alle fiamme sarebbero di un insegnante di educazione fisica di 58 anni: disposto l’esame del Dna

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Antonio Cardarelli

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza e master in Giornalismo Digitale alla Pul di Roma, è giornalista professionista dal 2007. Ha lavorato come redattore in diversi quotidiani locali e, successivamente, ha ricoperto lo stesso ruolo per siti di informazione nazionali, per i quali ha anche seguito i canali social.

Potrebbero appartenere a Pietro Caprio i resti dell’uomo trovato carbonizzato in un’auto a Baia Domizia, in provincia di Caserta. Il ritrovamento è avvenuto nella mattinata di sabato 4 novembre all’interno di una Dacia Duster intestata alla madre ottantenne dell’uomo. Le tracce di Pietro Caprio, 58enne insegnante di educazione fisica, si erano perse venerdì sera. Sarà l’esame del Dna a dare la certezza, ma al momento si pensa che i resti possano essere quelli di Caprio.

La scomparsa non denunciata alle forze dell’ordine

Come riportato dal Mattino, solamente la mascella è rimasta intatta nell’incendio. Per questo motivo l’esame del Dna disposto dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere sarà decisivo per la risoluzione del giallo.

La scomparsa di Pietro Caprio non era stata denunciata alle forze dell’ordine, ma i suoi parenti hanno riferito di aver perso i contatti con lui nella giornata di venerdì.

Auto incendiata dopo la morte dell’uomo

Secondo gli inquirenti, almeno in base ai primi riscontri, l’auto sarebbe stata data alle fiamme con all’interno il cadavere del 58enne. Pietro Caprio, quindi, sarebbe stato ucciso prima del rogo, o comunque sarebbe già morto.

La pista seguita è quella di un omicidio, ma i pochi resti trovati rendono difficile risalire alle cause della morte.

Il primo passo delle indagini sarà l’accertamento dell’identità del cadavere trovato all’interno della macchina, che arriverà probabilmente grazie al test del Dna che verrà eseguito dall’istituto di Medicina Legale dell’ospedale di Caserta.

Chi è Pietro Caprio, la presunta vittima

Per cercare di arrivare a un possibile movente di quello che sembra essere un omicidio seguito dal tentativo di occultare le prove, gli inquirenti stanno scavando nella vita privata del 58enne.

Insegnante di educazione fisica in una scuola superiore di Minturno, in provincia di Latina, Pietro Caprio viveva a Cellole (Caserta) in un appartamento di una palazzina di tre piani. Al primo vive l’anziana madre, intestataria della Dacia Duster, al secondo lui e al terzo la moglie, dalla quale sarebbe separato.

Nel periodo estivo, libero dal lavoro, Caprio lavorava come bagnino lungo il litorale di Baia Domizia. Era un uomo molto conosciuto in zona e aveva molti amici.

Fonte foto: ANSA

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