L'Ucraina dichiara di aver affondato un sottomarino russo a Sebastopoli in Crimea: Mosca non smentisce
Il ministero della Difesa dell'Ucraina ha dichiarato di aver affondato un sottomarino russo a Sebastopoli, in Crimea. Nessun commento da Mosca
L’Ucraina ha comunicato di aver affondato un sottomarino russo a Sebastopoli, città della Crimea sotto il controllo di Mosca. Quest’ultima, per ora, non ha rilasciato commenti in merito alla notizia. Secondo quanto affermato dalle forze militari di Kiev, anche un campo d’aviazione nella Russia meridionale e dei depositi di petrolio a Belgorod, Kursk e Rostov avrebbero subito attacchi.
- Il sottomarino russo affondato a Sebastopoli, in Crimea
- L'attacco dell'Ucraina nell'oblast di Rostov
- Le parole di Volodymir Zelensky
- L'arrivo dei nuovi F-16 dalla Danimarca
Il sottomarino russo affondato a Sebastopoli, in Crimea
La notizia è stata diffusa dal ministero della Difesa ucraino, che su X ha scritto: “Un sottomarino russo è finito sul fondo del Mar Nero“.
Il Rostov-sul-Don, sommergibile in grado di lanciare missili da crociera Kalibr con una gittata di circa 2500 km, aveva già subito danni significativi in un precedente attacco risalente al settembre dell’anno scorso.
Secondo quanto si apprende dalle fonti ucraine, il mezzo era stato successivamente riparato. L’operazione era stata particolarmente dispendiosa per Mosca in termini economici.
L’attacco dell’Ucraina nell’oblast di Rostov
Secondo quanto riferito da diverse fonti locali, Kiev ha anche sferrato un attacco a un campo d’aviazione nell’oblast russo di Rostov.
Sarebbe stato colpito presumibilmente un deposito di munizioni.
Le parole di Volodymir Zelensky
Il presidente Volodymir Zelensky ha elogiato personalmente l’operato dell’esercito attraverso un messaggio su X.
Nel comunicato, il leader ucraino ha espresso la propria gratitudine a tutti i soldati e ai lavoratori dell’industria della difesa per gli attacchi ai campi d’aviazione, alle raffinerie di petrolio e alla logistica russi.
“Queste azioni sono più efficaci quando le conseguenze della guerra russa vengono riportate in Russia e quando non c’è un posto sicuro per il nemico nel territorio occupato del nostro Stato”, ha scritto Zelensky.
“Dobbiamo proteggere le vite del nostro popolo e porre fine alla guerra alle condizioni dell’Ucraina – ha aggiunto -. Ogni attacco che risponde con precisione alle bombe aeree della Russia, che distrugge la logistica e le basi russe e che complica la presenza dell’occupante sul nostro territorio – ogni attacco di questo tipo avvicina la giusta fine della guerra. Giusta per l’Ucraina e per tutti coloro che nel mondo tengono alla vita”.
L’arrivo dei nuovi F-16 dalla Danimarca
Nel frattempo, nel cielo di Leopoli hanno fatto il proprio esordio i primi sei F-16 consegnati dalla Danimarca.
I caccia rappresentano la premessa per la nascita di un’aeronautica ucraina dotata di jet all’avanguardia e allineata agli standard imposti dalla Nato.
Secondo quanto riportato da Repubblica, il Cremlino temerebbe soprattutto che gli F-16 possano spingere verso il confine, lanciando bombardamenti contro le proprie basi.
La Casa Bianca avrebbe imposto un vincolo per il quale gli aerei devono restare a 40 chilometri dalla frontiera.