L'incrociatore Moskva è affondato, "a bordo anche testate nucleari": ipotesi che fa paura, quali sono i rischi
L'incrociatore Moskva, fiore all'occhiello della Marina russa, è affondato: si pensa che a bordo ci fossero testate nucleari, quali sono i rischi
Colpito e affondato. La nave fiore all’occhiello della Marina russa, l’incrociatore missilistico Moskva, si è inabissata. Colpito dagli ucraini (la propaganda russa parla invece di incidente), ha perso stabilità ed è sparito sotto le acque del Mar Nero durante una tempesta, mentre veniva rimorchiato. Si pensa che a bordo ci fossero anche testate nucleari. Si tratta di un durissimo colpo per Putin: ecco come cambia la guerra tra Russia e Ucraina.
- Moskva affondato: sull'incrociatore anche testate nucleari?
- Moskva affondato: le testate nucleari possono esplodere sott'acqua?
- Come cambia la guerra dopo che la Moskva è affondata
Moskva affondato: sull’incrociatore anche testate nucleari?
La Russia ha perso un incrociatore che, negli anni Ottanta, andava a caccia di portaerei americane, in piena Guerra fredda.
Ma oltre al prestigio, la Marina ha dovuto dire addio all’arsenale: dai missili alle munizioni.
L’elenco delle perdite, però, non finisce qui: si teme che ad affondare con tutta la nave siano state anche testate nucleari.
Al momento, comunque, non ci sono conferme ufficiali.
Moskva affondato: le testate nucleari possono esplodere sott’acqua?
Trasportava armi nucleari anche durante la Guerra fredda: nel 1989, sotto il leader sovietico Mikhail Gorbachev, scienziati statunitensi e sovietici avevano preso parte a un test congiunto nel Mar Nero per misurare l’emissione di neutroni e raggi gamma da una testata nucleare su un missile da crociera.
A riferire della presenza di armi nucleari è stato un sito ucraino specializzato, DefenseExpress: secondo gli esperti, comunque, non c’è alcun rischio di una possibile esplosione di eventuali missili armati con testate nucleari dopo l’affondamento.
Come cambia la guerra dopo che la Moskva è affondata
Secondo l’intelligence britannica, ora la Russia probabilmente sarà costretta a rivedere la sua posizione nel Mar Nero.
La perdita dell’incrociatore Moskva si aggiunge a quella della grande nave d’assalto ‘Saratov‘ (24 marzo, durante l’attacco ucraino al porto occupato di Berdyansk).
Per il ministero della Difesa del Regno Unito, la Moskva aveva un “ruolo chiave” come nave di comando e nodo di difesa.
Questo perché l’incrociatore svolgeva un’attività di sorveglianza e pattugliamento a sud di Odessa, con un ruolo potenziale di “ombrello navale” – come spiega La Stampa – a protezione delle unità anfibie nel caso di un eventuale sbarco per prendere il porto ucraino.
Adesso cambia tutto. Probabilmente l’esercito russo si riorganizzerà per puntare con forza al Donbass, ormai il vero obiettivo della guerra.