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L'ex sindaco di Avellino Gianluca Festa è andato a votare con il permesso del Gip: è agli arresti domiciliari

Ha potuto votare, grazie al permesso ottenuto dal Gip, l'ex sindaco di Avellino Gianluca Festa, agli arresti domiciliari dal 18 aprile

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

L’ex sindaco di Avellino, Gianluca Festa,è regolarmente andato a votare dopo aver ottenuto il permesso dal Gip. Dallo scorso 18 aprile Festa è agli arresti domiciliari insieme ad altri funzionari comunali, con accuse che vanno dall’associazione a delinquere alla corruzione. Dimessosi il 26 marzo, l’ex primo cittadino è coinvolto in un’indagine che ha rivelato legami sospetti tra alcune società e il comune, compresa l’assegnazione non trasparente di promozioni di eventi.

Gianluca Festa ha votato: l’ex sindaco di Avellino è agli arresti domiciliari

Dopo il beneplacito del Gip Giulio Argenio, l’ex sindaco di Avellino Gianluca Festa si è presentato al seggio di buon mattino per esprimere il suo voto, domenica 9 giugno.

La sezione in cui si è recato l’ex primo cittadino è la 22 di via Scandone: il suo arrivo è coinciso con l’apertura ufficiale del seggio.


Una delle immagini intercettate nell’ambito dell’operazione che ha visto coinvolto l’ex sindaco Gianluca Festa

Saluti e sorrisi ai presenti, Festa è apparso sereno ed è tornato alla propria abitazione subito dopo aver espresso le sue preferenze in cabina elettorale.

L’arresto dell’ex sindaco di Avellino Gianluca Festa e i capi d’accusa

I carabinieri hanno arrestato Gianluca Festa lo scorso 18 aprile ponendolo agli arresti domiciliari, in un’operazione che ha visto anche il coinvolgimento dell’architetto Fabio Guerriero (fratello del consigliere comunale Diego Guerriero), della dirigente comunale Filomena Smiraglia e la vicesindaca Laura Nargi .

Le accuse includono associazione a delinquere, corruzione, falso, depistaggio, rivelazione di segreti, peculato e induzione indebita a dare e promettere utilità.

Il 26 marzo Gianluca Festa aveva rassegnato le dimissioni da sindaco di Avellino a causa delle “voci” che, secondo lui, rendevano pesante l’atmosfera. Le indagini erano già in corso e la stampa locale aveva iniziato a riportarle.

Il caso dell’ex sindaco di Avellino Gianluca Festa: i controlli e le perquisizioni

Nell’ambito della vasta operazione condotta dai carabinieri, diversi controlli sono stati effettuati su varie società.

Durante i primi accertamenti, sono stati trovati documenti che mettono in evidenza possibili connessioni poco trasparenti tra alcune entità e eventi specifici.

Un caso in questione riguarda l’assegnazione della promozione di un evento a una stazione radio tramite una delibera esecutiva, che non è stata pubblicata nell’albo ufficiale.

Un modus operandi che sarebbe stato più la regola che l’eccezione, come ha sottolineato Michele Gubitosa, consigliere comunale del M5S, secondo il quale all’appello mancherebbero ben 170 delibere.

Fonte foto: ANSA

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