NOTIZIE
CRONACA NERA

L'autopsia sul corpo di Romina Vento non lascia dubbi: è morta per annegamento

Nuovi esami sveleranno gli ultimi istanti di vita della donna uccisa dal compagno dal quale voleva separarsi

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Romina Vento, la donna di 44 anni deceduta nell’Adda la sera di martedì 19 aprile 2022, è morta per annegamento. A confermarlo è l’autopsia disposta sul corpo della donna che era finita in acqua sull’auto guidata dal convivente Carlo Fumagalli che l’ha poi annegata a Fara Gera d’Adda, dove la coppia viveva con i figli di 10 e 15 anni.

Romina Vento, autopsia conferma morte per annegamento

L’esame autoptico è stato eseguito ieri all’obitorio dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dal medico legale dell’Università di Pavia Luca Tajana, che si è riservato di depositare gli esiti fra 60 giorni. Già certo invece che la donna sia morta per annegamento: non sono invece emerse ulteriori lesioni.

Lo stesso compagno Carlo Fumagalli aveva ammesso a pm e carabinieri di averla annegata nell’Adda e l’esame ha dato conferma di quanto successo.

L’auto ripescata dal fiume Adda dopo l’incidente mortale

Morte Romina Vento, la confessione del compagno

Negli scorsi giorni, sentito dalla pm Carmen Santoro, Carlo Fumagalli aveva confessato l’omicidio della compagna 44enne Romina Vento. “L’ho tenuta sott’acqua con le mie mani, così l’ho uccisa” aveva detto, non lasciando spazio a interrogativi sul caso.

L’autopsia avrebbe stabilito che la donna non sarebbe morta a seguito dell’impatto ma, appunto, perché l’uomo le ha impedito di tornare a galla, sapendo che lei non sapeva nuotare. Fumagalli, dopo l’incidente in auto e l’omicidio, aveva nuotato fino alla sponda opposta del fiume ed era fuggito a piedi.

Morta nell’Adda, non è stato un incidente

I risultati dell’autopsia sul corpo di Romina Vento confermano che quanto accaduto martedì 19 aprile 2022 a Fara Gera d’Adda è tutt’altro che un incidente d’auto finito in maniera tragica. Gli studi sul corpo della donna, che hanno confermato l’annegamento, proseguiranno poi nei prossimi giorni con esami ematochimici che potrebbero fornire ulteriori dettagli sui suoi ultimi istanti di vita.

In  un primo momento si era ipotizzato che la macchina fosse caduta per errore nel fiume, ma successivamente la confessione di Fumagalli ha chiarito tutto. L’uomo ha infatti spinto consapevolmente a tutta velocità l’auto nel fiume Adda. Secondo quanto emerso Fumagalli da cinque settimane aveva sospeso la cura per alcuni disturbi psichici di cui soffriva da un anno e a cui la donna aveva confermato la volontà di separarsi.

Fonte foto: ANSA

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963