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L'attore britannico Russell Brand accusato di stupro da 4 donne. Lui nega tutto: cosa ha detto in sua difesa

Russell Brand respinge le accuse di violenza sessuale, ma ammette rapporti consenzienti con le 4 accusatrici: "All'epoca ero molto promiscuo"

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Tre accuse pesantissime pendono sul capo del 48enne Russell Brand, presentatore, attore comico e scrittore britannico. Quattro donne lo accusano di stupro, aggressioni sessuali e violenza psicologica che sarebbero avvenute nell’arco di sette anni.

Russell Brand accusato di violenza sessuale

La notizia è stata lanciata da un’inchiesta del Sunday Times e di Channel 4.

I fatti sarebbero avvenuti dal 2006 al 2013. Una delle accusatrici all’epoca aveva 16 anni.

 

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L’attore ammette rapporti consensuali

Russell Brand ha negato tutte le accuse, ma non ha negato di avere avuto rapporti che le quattro donne.

Rapporti che, dice l’attore, sarebbero però stati consensuali.

Brand ha pubblicato video su Instagram, X (il fu Twitter) e YouTube per dichiararsi innocente.

L’attore sostiene di essere vittima di un “attacco coordinato”.

“Come ho scritto nei miei libri, ero molto, molto promiscuo in quel periodo”, ha affermato.

“Ma durante il periodo della promiscuità, i rapporti erano sempre consensuali”, ha aggiunto.

Laura Brand, moglie di Russell Brand dal 2017, ha cancellato il suo profilo Instagram “thejoyjournal”.

Russell Brand paladino dei complottisti

Russell Brand negli anni ha assunto posizioni vicine alle teorie del complotto.

Ad esempio è uno dei fautori dell’immunità naturale verso le malattie virali ed è critico nei confronti dei vaccini.

Brand ha anche ammesso l’eventualità che gli attacchi terroristici dell’11 settembre possano essere stati falsificati dal governo degli Stati Uniti.

Brand ha iniziato la sua carriera come comico mainstream con posizioni di sinistra. Oggi è considerato una figura di riferimento per la comunità alt-right online.

Fra i suoi follower su Instagram c’è chi lo considera già un martire della libertà d’espressione.

“Nessuna sorpresa qui, gente. Russell sta scuotendo l’establishment già da un po’. Ci si aspetta quasi che lo inseguano. Il suo lavoro nell’ evidenziare la corruzione e promuovere il cambiamento guidato sfida lo status quo. Sii forte, Russell!”, scrive un utente. Il suo commento piace a quasi 4.500 persone.

“Sei stato attaccato da Matrix proprio come Andrew Tate. Le mie preghiere sono con te fratello”, scrive qualcun altro. Questo commento ha ottenuto oltre 1.000 like. Andrew Tate ha per l’appunto replicato su Twitter scrivendo “benvenuto nel club”.

“Continua a combattere per la giusta causa, Russell. La luce scaccia sempre le tenebre”, scrive un altro utente ottenendo 2.200 like.

Fonte foto: ANSA

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