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L'attacco di Israele all'Iran e la mossa dell'Italia svelata dal ministro Guido Crosetto con un post social

Il ministro della Difesa Guido Crosetto svela con un tweet il ruolo dell'Italia nella guerra Israele-Iran. Tel Aviv nella mattinata del 19 aprile ha lanciato il suo attacco

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Mentre il più recente atto del conflitto Israele-Iran vede l’attacco di Tel Aviv con droni sul territorio iraniano, il ministro della Difesa Guido Crosetto fa sapere con un tweet che l’Italia è al lavoro per scongiurare un’escalation nel conflitto.

Crosetto sulla guerra Israele-Iran

Alle 4:30 di venerdì 19 aprile (ora italiana), Israele ha lanciato un attacco contro l’Iran in risposta per quanto accaduto nel fine settimana. Nell’attacco è stata colpita una base militare a Isfahan. Al sicuro gli impianti nucleari.

Ricevo costanti aggiornamenti e seguo gli sviluppi della situazione in Medio Oriente. Con gli Alleati e Partner stiamo lavorando per scongiurare un’ulteriore escalation, invitare le parti alla moderazione affinché non si arrivi ad un punto di non ritorno.

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Crosetto: “Risposta necessaria, ma contenuta”

Queste le parole di Crosetto affidate a X. Nei giorni precedenti il ministro aveva parlato dell’ineluttabilità di una risposta militare di Israele contro l’Iran, ma si era augurato che essa fosse contenuta per evitare che la già tesissima situazione degenerasse ulteriormente.

“Israele ha la necessità di reagire, perché la capacità di deterrenza è garanzia di sopravvivenza. Il mondo sta cercando di indirizzarlo su come reagire”, aveva detto Crosetto il 18 aprile intervenendo a un incontro promosso da PwC Italia e Gedi.

“Israele sa che non può permettersi di aprire più fronti, c’è n’è già uno molto serio che è Hamas. Può dunque calibrare la risposta all’Iran: io ne ho parlato con il mio omologo che è persona ragionevole. Sarebbe un suicidio aprire un altro fronte.. […] È fondamentale che Tel Aviv contenga la sua risposta”, aveva aggiunto.

De-escalation israeliana contro l’Iran

La risposta israeliana nel conflitto con l’Iran è influenzata da diversi fattori, fra i quali il rapporto con gli Usa e la Pasqua ebraica.

In un altro intervento, Crosetto aveva chiarito che l’attacco dell’Iran su Israele del fine settimana non ha avuto conseguenze nefaste grazie allo scudo aereo del Paese mediorientale che ha intercettato e abbattuto “il 99% di questi attacchi”.

“Siamo a quelle che potremmo chiamare ancora ‘scaramucce’ – aveva detto Crosetto – anche se l’attacco iraniano, il primo nella storia del complicato rapporto tra Israele e Iran di una tale portata, è stato un attacco che in qualunque altra nazione al mondo avrebbe avuto un effetto disastroso”.

Per Ian Bremmer, analista fondatore di Eurasia Group, società di consulenza sui rischi geopolitici, “l’attacco israeliano contro l’Iran” del 19 aprile “è un allentamento dell’escalation. Dovevano fare qualcosa ma l’azione è limitata rispetto all’attacco su Damasco che ha fatto precipitare la crisi”.

Fonte foto: IPA

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