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L’assemblea costituente del M5s toglie il limite dei due mandati ed elimina il ruolo del garante (Grillo)

La svolta voluta da Conte è stata sancita dall’assemblea costituente M5s. Tra le direttive anche il “no” al divieto di alleanze con gli altri partiti

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Antonio Cardarelli

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza e master in Giornalismo Digitale alla Pul di Roma, è giornalista professionista dal 2007. Ha lavorato come redattore in diversi quotidiani locali e, successivamente, ha ricoperto lo stesso ruolo per siti di informazione nazionali, per i quali ha anche seguito i canali social.

L’assemblea costituente del Movimento 5 Stelle ha sancito la vittoria netta della linea di Giuseppe Conte su quella del fondatore, Beppe Grillo. Gli iscritti si sono espressi con il voto online sui dieci quesiti, di cui sei hanno un impatto immediato sull’organizzazione del M5S. I due punti più rilevanti, approvati dagli iscritti, riguardano l’abolizione del limite dei due mandati e l’eliminazione della figura del garante, ruolo da sempre ricoperto proprio da Beppe Grillo.

L’assemblea costituente M5s abolisce il garante

Guardando ai voti nel dettaglio, il 63% degli iscritti al Movimento 5 Stelle che hanno partecipato al voto online ha detto sì all’eliminazione del ruolo del garante.

Il 39% ha deciso che le funzioni ora svolte da Beppe Grillo come garante dovranno essere affidate a un organo collegiale appositamente eletto e non affidate al Comitato di garanzia.

Da sinistra: Giuseppe Conte e Beppe Grillo

“No” al divieto di allearsi con gli altri partiti

Gli altri punti accettati dall’assemblea costituente, che di fatto ha segnato una vera e propria svolta nella storia del Movimento 5 Stelle, riguardano anche la compatibilità del ruolo di presidente del M5S con quello di premier o ministro. Tuttavia, l’assemblea ha deciso che il presidente non deve essere stato iscritto ad altri partiti nei dieci anni precedenti.

Il numero di componenti del consiglio nazionale del M5s viene inoltre aumentato a 8. Altro punto importante è il no al divieto di alleanze. La proposta di sancire il divieto di allearsi con altri partiti è stata bocciata a larghissima maggioranza (81,2%).

Altra novità approvata dall’assemblea è la collocazione identitaria generale dei 5 Stelle, con la definizione di “progressisti e indipendenti” votata dal 36,7%, mentre la definizione “forza di sinistra” ha raccolto l’11,5%.

Assemblea costituente M5S, i commenti di Conte e Grillo

“Abbiamo pensato a questa Costituente per tracciare una nuova rotta, per ascoltare la base, voi iscritti non ci avete mai lasciato a dispetto delle scissioni e dei tradimenti di qualcuno che aveva contribuito al sogno”, ha commentato il leader del M5S Giuseppe Conte.

“Noi rispondiamo con la partecipazione, il fuoco è vivo, è sempre dentro di noi, il M5S non sarà mai una timida brezza, ma un vento forte. Beppe Grillo è entrato a gamba tesa in questo processo di riforma. Un garante che ci ha detto da subito e lo ha ripetuto con pec e video che ci sono alcune cose di cui potete discutere e altre no. Questo ha creato un cortocircuito”, ha proseguito Conte.

La replica di Grillo è arrivata con una storia WhatsApp, con il fondatore che ha commentato “da francescani a gesuiti” postando la foto del “sasso dove posava il capo il serafico padre San Francesco”.

Fonte foto: ANSA

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