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Karine Jean-Pierre è la nuova portavoce di Biden. Esordio roboante: "Sono gay, nera e immigrata"

Karine Jean-Pierre è la nuova portavoce del presidente americano Joe Biden: vita e carriera

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Svolta alla Casa Bianca. La nuova portavoce di Joe Biden è Karine Jean-Pierre, persona di colore, dichiaratamente gay e rappresentante della comunità Lgbtq+. Lo strappo con il passato lo si è notato anche nel discorso con cui si è presentata. La 47enne ha subito puntato sulla sua storia e sul lato emotivo, uno stile ben differente rispetto a quello freddo e dottorale di Jen Psaki.

Karine è nata in Martinica ed è cresciuta nel sobborgo multietnico del Queens. Non è la prima afroamericana a sbarcare alla Casa Bianca. Prima di lei ci fu Judy Smith, nel 1991, quando alla guida degli Stati Uni c’era George H. W. Bush. La Smith, però, ricoprì la carica soltanto temporaneamente. Jean-Pierre è, invece, la portavoce ufficiale e lungo la giornata di lunedì 16 maggio ha fatto il suo esordio.

Casa Bianca, Karine Jean-Pierre punta sull’emotività

Pronti via, ha subito schiacciato l’acceleratore sull’emotività, chiedendo ai giornalisti presenti di non dimenticare “le vite perse e quelle cambiate per sempre a Buffalo”, la città in cui un giovane suprematista bianco ha fatto una carneficina, ammazzando dieci afroamericani, e ferendo tre persone.

La nuova portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre

Quindi la nuova portavoce ha parlato delle storie di vita delle dieci persone uccise nella strage. Ha poi proseguito nel suo discorso, durato 64 minuti, ponendo il focus sulla cosiddetta ‘baby formula’ ( l’emergenza latte in polvere per bambini), sulla guerra in Somalia, su quella in Ucraina e infine sulla sua vicenda personale.

Io sono una donna nera, gay e immigrata – ha esordito, in riferimento alla sua origine martinicana (i suoi genitori sono di Haiti) – la prima con queste caratteristiche a occupare questo ruolo. Io non sarei qui oggi se non fosse stata per generazioni di persone che hanno infranto le barriere prima di me. Io poggio sulle loro spalle”.

La nuova portavoce della Casa Bianca su Joe Biden e Donald Trump

Nel discorso ha anche ripresentato la dualità tra Joe Biden e Donald Trump. In particolare ha ricordato come il presidente in carica ha deciso di candidarsi dopo aver visto l’attacco dei neonazi Charlottesville (Virginia); attacco contro gli attivisti per i diritti civili. Stoccate invece per l’ex inquilino della Casa Bianca, che, quando era presidente, in merito a quell’aggressione si limitò a dire che “c’erano brave persone in entrambi gli schieramenti”.

Capitola media, comunicazione e giornalismo. Karine Jean-Pierre ha sottolineato che la prima regola dei professionisti dell’informazione è “non fare del male”. Sulla questione alcuni reporter le hanno chiesto se avesse condannato pubblicamente il conduttore di Fox News, Tucker Carlson, che ha a più riprese sostenuto in tv in tv la teoria della “sostituzione etnica” dei bianchi con gli afroamericani. Trattasi di uno de temi che hanno ispirato il killer di Buffalo. “Non importa chi sia – ha replicato la nuova portavoce – se una persona mostra odio, noi abbiamo bisogno di sfidarla, ma non farò nomi”.

La 47enne è poi sfuggita a un’altra domanda. Le hanno chiesto se avesse notato dei collegamenti tra il movimento ‘Ultra-Maga’ di Trump e il suprematismo; lei ha preferito non gettare acqua sul fuoco. Un giornalista l’ha pungolata, domandandole se non ci fosse il rischio di apparire troppo buonista. “Una volta che fai nomi di qualcuno, ti allontani dalla questione”, la secca risposta dei Karine.

Karine Jean-Pierre: l’ironia su Jeff Bezos

La donna è invece stata molto più loquace quando è stato posto sul tavolo il tema relativo alla polemica sulle tasse. La discussione l’ha accesa il fondatore di Amazon, Jeff Bezos, che ha puntato il dito contro Biden, dicendo di voler risolvere tutto troppo facilmente tassando i più ricchi del Paese.

“Non è un mistero – ha commentato la portavoce con una punta di ironia – del perché uno degli individui più ricchi al mondo si opponga a un’agenda economica pensata per la classe media, che taglia alcuni dei maggiori costi per una famiglia, combatta l’inflazione per le persone comuni”.

Fonte foto: IPA

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