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Kamala Harris, provocazione a Trump nel discorso post sconfitta: "Noi accettiamo il risultato delle elezioni"

Kamala Harris ha tenuto il suo primo discorso dopo i risultati delle elezioni Usa. Nelle sue parole anche un riferimento a Trump e a Capitol Hill

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Alberto Cantoni

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Scrive di cronaca e attualità, ma le passioni più grandi sono la tecnologia e l’innovazione. Dopo una laurea in Comunicazione e un master in Giornalismo muove i primi passi nelle redazioni di alcune testate nazionali tra Milano e Roma. Attualmente collabora con diverse realtà editoriali.

“Sono molto orgogliosa della nostra corsa. Mentre io concedo la sconfitta di questa elezione, non concedo la sconfitta alla lotta per la libertà“. Lo ha detto Kamala Harris nel corso del suo primo discorso dopo l’election day statunitense che ha visto trionfare Donald Trump, con un velato riferimento a Capitol Hill e ai fatti avvenuti nel gennaio 2021. La vicepresidente in carica ha aggiunto di non avere alcuna intenzione di arrendersi o di smettere di “lottare per le donne”.

Kamala Harris e il primo discorso dopo le elezioni perse

“Non mi arrenderò mai, non smetterò mai di lottare per le donne, affinché possano prendere decisioni sul proprio corpo senza che sia un governo a dire loro cosa fare”, ha dichiarato Harris davanti ai suoi sostenitori alla Howard University di Washington.

“Non smetteremo mai di lottare per proteggere le scuole e le strade dalla crimilità – ha aggiunto -E non smetteremo mai di lottare per la democrazia e per la dignità, a cui tutti hanno diritto. La lotta per il nostro Paese vale sempre la pena”.

Kamala Harris durante il discorso dopo l’election day

La candidata dem ha affermato che “va bene sentirsi tristi e delusi”, ma a volte la lotta richiede più tempo, aggiungendo che questo non significa che in futuro non arriverà la vittoria.

Ha anche  sottolineato l’importanza di non arrendersi mai e di non smettere mai di cercare di cambiare il mondo, esortando tutti a non ascoltare chi dice loro che qualcosa è impossibile solo perché non è mai stato fatto prima e ricordando che hanno il potere di fare cose straordinarie.

Non disperate, questo non è il momento per alzare le braccia all’aria, ma è il momento di tirarci su le maniche, organizzarci, mobilizzarci e rimanere impegnati proprio per la libertà e la giustizia e il futuro che tutti sappiamo poter costruire insieme. So che in molti pensate che stiamo entrando in un’epoca oscura, ma l’America ci lascerà vedere la luce dell’ottimismo“, ha concluso.

La telefonata a Donald Trump

Nelle ultime ore Kamala Harris ha anche telefonato a Donald Trump per congratularsi con lui per la vittoria vittoria nella corsa alla Casa Bianca.

Stando a quanto riportato dai media statunitensi, la politica avrebbe discusso dell’importanza di un pacifico trasferimento di potere e di “essere un presidente per tutti gli americani”.

Una persona informata sullo scambio telefonico ha dichiarato alla Cnn che la chiamata è durata solo pochi minuti.

Lo staff di Kamala Harris e la critica a Joe Biden

Dopo i risultati dei seggi, lo staff di Harris ha rilasciato alcune dichiarazioni alla Reuters, attribuendo parte delle responsabilità della débacle elettorale alle scelte di Joe Biden.

L’attuale presidente in carica, infatti, avrebbe dovuto evitare di nascondere i suoi problemi di salute, ritirandosi dalla sfida elettorale con maggiore anticipo. “Perché ha resistito così a lungo? Non avrebbe dovuto nascondere la sua salute e ritirarsi molto prima”, ha fatto sapere l’entourage all’agenzia di stampa britannica.

La dem, scesa in campo per la corsa elettorale a fine estate, era partita fin da subito con un notevole svantaggio e ha dovuto condensare la propria campagna elettorale in appena tre mesi.

Fonte foto: ANSA

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