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Kamala Harris è la candidata del Partito Democratico alle elezioni Usa: è ufficiale, sfiderà Donald Trump

Elezioni Usa, è arrivato l'annuncio ufficiale del Partito Democratico: Kamala Harris sfiderà Donald Trump nella corsa alla Casa Bianca

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Vincenzo Corrado

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Negli ultimi 16 anni ha ricoperto i ruoli di redattore, caposervizio e caporedattore per diverse testate locali e nazionali occupandosi di cronaca, cultura e sport. Attualmente direttore di una rivista di racconto sportivo

È ufficiale: Kamala Harris sfiderà Donald Trump alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti di novembre. La vicepresidente degli Usa ha ottenuto i voti dei delegati necessari per diventare la candidata ufficiale del Partito Democratico. L’annuncio è stato dato dal presidente del Democratic National Committee, Jaime Harrison, secondo quanto riportato dalla Cnn.

Il Partito Democratico ha scelto Kamala Harris

La comunicazione è arrivata durante un evento online con i sostenitori del partito. I delegati hanno iniziato a votare in formato virtuale giovedì 1 agosto, in un processo che continuerà fino a lunedì 5 agosto.

Harris ha espresso la sua gratitudine e determinazione in un messaggio su X, affermando di essere onorata di essere la candidata democratica e sottolineando l’importanza dell’unione del partito per il bene del Paese. Durante la roll call virtuale, Harris ha confermato che accetterà ufficialmente la nomination una volta concluso il periodo di voto virtuale.

Il presidente Joe Biden alza al cielo la mano di Kamala Harris

La nomina formale di Harris avverrà durante la convention del Partito Democratico, prevista a Chicago tra il 19 e il 22 agosto. Anche se la nomina è già sicura, la convention sarà un’occasione cerimoniale per ufficializzare la sua candidatura.

Elezioni Usa, lo spettro dei ricorsi di Trump

La procedura di voto elettronico è stata anticipata per rispettare le scadenze elettorali di alcuni stati come l’Ohio, evitando così il rischio di essere esclusi dalle schede elettorali.

La necessità di una nuova candidatura si è fatta urgente dopo il ritiro di Joe Biden, che ha deciso di non ricandidarsi a causa dei dubbi sulla sua capacità di governare per un secondo mandato, data la sua età avanzata. La rapida formalizzazione di Harris come candidata è stata cruciale per mantenere la coesione del partito e affrontare le minacce di ricorsi da parte dei Repubblicani.

Harris ha ora meno di 100 giorni per delineare chiaramente la sua posizione politica su molte questioni chiave.

L’importanza del programma

Durante il suo mandato da vicepresidente, il suo ruolo è stato subordinato a quello di Biden, rendendo meno evidenti le sue posizioni su temi come economia e politica estera.

Tuttavia, su questioni come l’aborto e i diritti riproduttivi, Harris ha già preso posizioni chiare e decise.

Con l’approssimarsi delle elezioni, sarà fondamentale per Harris comunicare efficacemente il suo programma e guadagnare il sostegno degli elettori.

Fonte foto: ANSA

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