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Italo Bocchino difende Daniela Santanchè: "Attaccata perché donna di destra e figa", la reazione di Floris

Acceso dibattito a DiMartedì su La7 sul caso della ministra Daniela Santanché accusata di truffa: Italo Bocchino la difende

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Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Italo Bocchino show su La7. A DiMartedì si discute delle vicende giudiziarie che coinvolgono la ministro del Turismo Daniela Santanchè, indagata a Milano per truffa aggravata all’Inps. L’ex parlamentare di An difende l’ex collega di partito esponendo la sua personale teoria: “Attaccata perché donna, di destra e figa“.

Italo Bocchino difende Daniela Santanchè

Nella puntata del 26 marzo di DiMartedì, il programma di approfondimento politico di La7 condotto da Giovanni Floris, si è acceso un vivace dibattito sulla vicenda che vede coinvolta la ministra del Turismo Daniela Santanché.

L’esponente di Fratelli d’Italia è accusata della Procura di Milano nell’ambito dell’inchiesta sul caso Visibilia di una presunta truffa aggravata all’Inps legata alla gestione dei fondi per la cassa integrazione Covid.

Rispondendo agli attacchi di Alessandro di Battista, Italo Bocchino corre in difesa della sua ex collega di partito, richiamando il principio costituzionale della presunzione di innocenza.

E afferma che la ministra, che al momento è soltanto indagata, viene attaccata perché è donna, è di destra ed è “figa”.

Floris reagisce così alle parole di Bocchino: “Ho pensato non l’ha detto, non è possibile, invece l’ha detto”.

Piccolotti: “Basta, lo fate solo con le donne”

Interviene quindi Elisabetta Piccolotti di Alleanza Verdi e Sinistra che chiede ai presenti in studio di “astenersi dal commentare l’aspetto fisico di una ministra”.

“Basta, perché lo fate solo con le donne“, dice rivolgendosi a Bocchino. E Floris: “Ha scelto un termine ambiguo, voleva dire di tendenza”.

Poi continua: “Il problema non è la piega dei capelli della Santanché, sono le sue posizioni politiche e le cose che dice. Questo governo ha già spinto alle dimissioni un suo sottosegretario uomo, Sgarbi, per tutta una serie di guai giudiziari venuti a galla”.

Le parole di Di Battista e Starace

Il primo ad esprimersi sul caso Santanché è stato Alessandro Di Battista: “Se dovesse arrivare il rinvio a giudizio, spero che la Santanché arrivi alle dimissioni, ma si sarebbe già dovuta dimettere, perché é indegno dal punto di vista politico”.

Poi parla l’ex-senatore Francesco Storace, che ricorda una sua vicenda personale: “Anche a me dà fastidio l’accusa di truffa, io mi sono dimesso da ministro un minuto dopo aver letto su un articolo di giornale che ero indagato per spionaggio”.

Ma, aggiunge, “sono tentato di dire alla Santanché aspetta” perché ricorda di aver dovuto aspettare sette anni per essere assolto.

Fonte foto: IPA
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