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Italia seconda in Europa per spesa del PNRR: meglio solo la Spagna, Germania ancora in attesa della prima rata

Anche se in ritardo per la terza rata, l'Italia rimane seconda in Europa per avanzamento del PNRR

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Matteo Runchi

REDATTORE

Redattore esperto di economia, appassionato di tecnologia e sport. Scrive di attualità e cronaca. Laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, ha lavorato per diversi siti e redazioni.

L’Italia sul PNRR non è così in ritardo. Le difficoltà sulla terza rata del Recovery Fund del nostro Paese non gli impediscono di rimanere secondo per avanzamento del piano in Europa, dietro soltanto alla Spagna.

I problemi con la terza rata del PNRR

L’Italia sta avendo difficoltà a ottenere la terza rata del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, finanziato con soldi dell’Unione europea in parte a fondo perduto e in parte in debito.

Gli obiettivi sono stati fissati dal governo Draghi, e le prime due rate sono state ottenute proprio da questo esecutivo, rispettando i tempi previsti. Per la terza invece il governo Meloni aspetta da ormai due mesi.

Il Cancelliere tedesco Olaf Scholz

Il problema che blocca l’arrivo del bonifico da 19 miliardi di euro da Bruxelles riguarderebbe gli alloggi per gli studenti universitari. Da obiettivo, ne andrebbero realizzati di nuovi entro il 2026 e i lavori dovrebbero essere già partiti.

La Commissione europea, tramite i suoi ispettori, ha però ravvisato che su questo punto l’Italia è in ritardo, e quindi non può ricevere la terza rata del piano.

La Spagna e la Grecia in testa

Nonostante questo intoppo, lo scatto dell’Italia nei primi mesi del Recovery Fund ha permesso al nostro Paese di risultare un’eccellenza nell’utilizzo dei fondi europei.

Come completamento degli obiettivi siamo secondi, dietro soltanto alla Spagna che ha addirittura ottenuto risorse supplementari.Come spesa assoluta l’Italia è prima, visto anche che nelle casse dello Stato devono arrivare più soldi di qualunque altra nazione europea.

Appaiata al nostro Paese, al terzo posto, c’è la Grecia, che ha ottenuto 7,2 miliardi di euro e che ha chiesto la terza rata cinque mesi dopo l’Italia.

La Germania ancora alla prima rata

Gli altri Stati membri inseguono il primato dell’Europa mediterranea. Portogallo, Croazia e Slovacchia hanno ottenuto la seconda rata, ma non hanno ancora chiesto la terza.

In dodici, tra cui anche la Francia, hanno ottenuto soltanto la prima rata, e in nove non hanno ancora chiesto di ricevere la seconda.

Infondo ci sono quelli che, come Germania, Svezia e Irlanda, non hanno ancora ricevuto nemmeno la prima rata del Recovery Fund.

Fonte foto: ANSA

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