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POLITICA ESTERA

Israele deve fermare l'attacco a Rafah, l'ordine della Corte dell'Aja: la reazione di Benjamin Netanyahu

Israele deve interrompere immediatamente l'attacco a Rafah: è l'ordine della Corte di giustizia dell'Aja. Benjamin Netanyahu ha convocato i suoi ministri

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

La Corte internazionale di giustizia dell’Aja ha ordinato a Israele di fermare l’attacco a Rafah e di aprire il valico di frontiera. Viene inoltre sollecitato il rilascio immediato e incondizionato degli ostaggi israeliani da parte di Hamas. Benjamin Netanyahu ha subito convocato i suoi ministri. Per Hamas è un segnale importante, ma non sufficiente: gli islamisti chiedono che la guerra finisca.

Israele ignora l’ordine e bombarda Rafah

La Corte ha intimato a Israele di presentare un rapporto sulle misure adottate entro un mese. Dovrà inoltre garantire l’accesso alla Striscia di Gaza agli inquirenti.

Ma solo pochi minuti dopo la decisione della Corte internazionale di giustizia, che ha imposto a Israele di fermare l’offensiva a Rafah, alcuni aerei da guerra hanno attaccato il campo di Shaboura, nel centro della città di Rafah. Ne dà notizia la Bbc.

Netanyahu convoca i ministri

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha avuto una serie di consultazioni telefoniche con i ministri chiave del suo governo di unità nazionale, tra i quali quello della Difesa Yoav Gallant, degli Esteri Israel Katz e con il Procuratore generale capo del personale Gali Beharav-Miara. La notizia arriva da Ynet.

L’ordine dell’Aja d Hamas

“La Corte esprime profonda preoccupazione per le sorti degli ostaggi” trattenuti nella Striscia di Gaza dall’attacco del 7 ottobre in Israele e “chiede il loro rilascio immediato e senza condizioni“. Troviamo particolarmente preoccupante che molti siano ancora prigionieri.

Queste le parole usate da Nawaf Salam, presidente della Corte internazionale di giustizia.

La reazione di Hamas

Su Telegram, Hamas ha accolto con favore l’ordine del tribunale dell’Aja a Israele tuttavia ha aggiunto che non è sufficiente e ha invocato la “fine dell’offensiva in tutta Gaza”. Nessun commento è stato fatto sulla richiesta della Corte di liberare gli ostaggi israeliani in maniera incondizionata.

La reazione dell’estrema destra israeliana

“L’ordinanza irrilevante della corte antisemita dell’Aja dovrebbe avere una sola risposta: l’occupazione di Rafah, l’aumento della pressione militare e della completa distruzione di Hamas, fino al raggiungimento della completa vittoria nella guerra”.

Così ha dichiarato il ministro della Sicurezza nazionale – e leader della destra radicale – Itamar Ben Gvir citato da Ynet.

Mandato d’arresto contro Netanyahu

Intanto il procuratore capo della Corte penale internazionale (Cpi) ha chiesto alla Camera preliminare del tribunale di emettere mandati di arresto contro il premier israeliano Benyamin Netanyahu e il suo ministro della Difesa Yoav Gallant.

L’accusa: crimini di guerra e crimini contro l’umanità nella Striscia di Gaza dall’8 ottobre 2023. La Casa Bianca ha liquidato la richiesta come “oltraggiosa”.

Fonte foto: ANSA

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