Inseguita e attaccata a Grosseto da uno sciame di vespe, punta 30 volte mentre passeggia col cane
Una studentessa di 21 anni è stata assalita da uno sciame di vespe mentre portava a passeggio il suo cane, si parla di almeno 30 punture. Come sta
Una ragazza è stata attaccata da uno sciame di vespe mentre portava a spasso il suo cane a Grosseto. Il tutto sarebbe successo all’improvviso: la giovane stava passeggiando in un parco con il suo golden retriever, quando improvvisamente avrebbe notato un nuvolone nero alzarsi dinanzi a sé e puntare proprio su di lei. Le vespe hanno colpito anche il suo cane. Alla fine dell’incubo la ragazza ha riportato almeno trenta punture e si è trovata costretta a ricorrere alle cure mediche per scongiurare lo choc anafilattico.
- Giovane attaccata da uno sciame di vespe a Grosseto
- I soccorsi
- Il motivo dell'attacco dello sciame
- Come sta la ragazza? Parla il padre
Giovane attaccata da uno sciame di vespe a Grosseto
La vicenda è stata raccontata dal padre della ragazza a Il Tirreno e ripresa dal Corriere della sera. Sua figlia, Matilde Pasquini, è una studentessa di biologia di 21 anni.
Un pomeriggio la giovane ha deciso di portare a spasso il suo cane, un golden retriever di nome Harvey, nel vicino parco di Villa Pizzetti. Mentre la ragazza e il suo animale passeggiavano tra gli alberi, improvvisamente è comparso uno sciame di vespe.
Gli imenotteri si sono scagliati direttamente contro la ragazza e il suo cane, pizzicando entrambi ripetutamente. La giovane ha tentato invano di scacciarle, riuscendo soltanto a innervosire gli insetti che le stavano addosso.
Anche il cane ha reagito tentando di difendersi con i morsi, ma con lo stesso risultato. La giovane e il suo animale sono scappati fuori dal parco raggiungendo la vicina via Pertini, con gli insetti ancora addosso. Matilde riferirà di averne notato almeno un centinaio.
I soccorsi
In via Pertini c’era un uomo intento a gettare l’immondizia. L’uomo ha notato la ragazza che chiedeva aiuto ed è intervenuto per soccorrerla. Una volta allontanate le vespe, la 21enne riportava punture sulla schiena e sulla testa. Liberata dalla morsa dello sciame, la studentessa ha telefonato ai genitori che in quel momento si trovavano a Marina di Grosseto.
Questi ultimi hanno chiamato il 118 e hanno inviato i soccorritori sul posto in cui si trovava la ragazza. I sanitari l’hanno trasportata all’ospedale, dove la ragazza ha ricevuto un trattamento con dei farmaci per scongiurare lo choc anafilattico. Dopo cinque ore, intorno all’1 di notte, la 21enne è ritornata a casa.
Il primario del pronto soccorso di Grosseto Mauro Breggia ha spiegato al Corriere della sera che Matilde Pasquini è stata curata “con farmaci cortisonici” ed è stata tenuta in osservazione per prevenire “eventuali reazioni allergiche” dal momento che il rischio “aumenta al crescere della quantità di veleno inoculata”. E sul corpo di Matilde, ricordiamo, c’erano almeno 30 punture.
Il motivo dell’attacco dello sciame
Perché uno sciame ha attaccato la giovane che passeggiava con il suo cane? Una spiegazione arriva da Davide Di Domenico, entomologo. Ascoltato dal Corriere della sera ha detto che le vespe “non attaccano l’uomo né per caso né per fame”, piuttosto potrebbero essersi sentite “minacciate nel loro habitat”.
Di Domenico ricorda che le vespe vivono in colonie, e alcun di esse sono deputate “alla difesa di tutti” gli esemplari. “Forse, involontariamente, la giovane e il suo cane hanno disturbato la colonia, scatenandone la reazione”.
Come sta la ragazza? Parla il padre
Alle pagine del Tirreno il padre, sollevato dopo l’incubo, racconta che sua figlia adesso sta bene.
È a casa e sta superando tutto, a parte il grande dolore e lo spavento. Più che altro ha temuto per le sorti di Harvey. E mi ha detto che non tornerà mai più in quel parco con lui.
Purtroppo non tutti questi episodi hanno un lieto fine. Nel luglio scorso un uomo di 47 anni è stato assalito da uno sciame di vespe mentre si trovava in una spiaggia libera di Crotone. Poco dopo l’uomo è morto.