Insegnante arrestato: ha rifiutato di usare il pronome neutro per uno studente transessuale
Un professore ha rifiutato di utilizzare il pronome "loro" nel rivolgersi a uno studente trans. Sospeso, si è ripresentato a scuola
Si è rifiutato di utilizzare il pronome “loro” nel rivolgersi ad un suo studente transessuale. La scuola l’ha sospeso, ma lui ha continuato a frequentare i locali scolastici sfidando la sospensione. E per questo è stato arrestato.
La storia arriva dall’Irlanda e vede coinvolti Enoch Burke, un docente di fede cattolica, la dirigenza scolastica e la famiglia di un ragazzino transessuale.
Cos’è il pronome “loro”
“They”, in italiano “loro”, è il pronome scelto dalle comunità LGBT anglofone per indicare chi non si rispecchi in un determinato sesso o chi abbia intrapreso un percorso di transizione.
La scelta del generico pronome “loro” serve a non costringere il destinatario a scegliere di identificarsi nel sesso maschile o in quello femminile. Si chiama “singular they”, in italiano “loro singolare”.
Lo studente in questione aveva chiesto alle autorità scolastiche di poter essere identificato tramite il pronome “loro”. I suoi genitori avevano avallato questa scelta e firmato i moduli per avanzare l’istanza. Istanza accettata senza problemi dal dirigente scolastico.
La protesta di un insegnante
Un insegnante di fede cristiana evangelica, però, non ha accolto con favore l’iniziativa e ha continuato a indicare il ragazzo dandogli del “lui” rimanendo sordo alle proteste del giovane.
La famiglia dello studente ha così protestato con il preside e denunciato l’accaduto al tribunale e il professor Enoch Burke è stato così sospeso dall’insegnamento.
La sospensione ordinata dal giudice non ha fermato il professor Burke, che ha continuato a frequentare i locali scolastici. E per questo lo scorso 5 settembre è stato infine arrestato.
Come riporta il ‘Daily Mail’, quando la polizia è arrivata a scuola per portarlo via, Enoch Burke era seduto alla cattedra di un’aula vuota.
“Sono un insegnante e non voglio andare in prigione. Voglio essere nella mia classe oggi, è lì che mi trovavo stamattina quando sono stato arrestato”, ha protestato il docente di tedesco, storia e politica.
“È una follia che sarò condotto da quest’aula a un luogo di incarcerazione, ma non rinuncerò alle mie convinzioni cristiane”, ha dichiarato dopo la condanna.
E ancora: “Il transgenderismo è contro la mia fede cristiana. È contrario alle scritture, contrario all’etica della Chiesa d’Irlanda e della mia scuola”.