NOTIZIE
SALUTE

Influenza aviaria, primi vaccini potrebbero essere pronti entro 4-6 mesi: le parole dell'esperta dell'Oms

Secondo Maria Van Kerkhove, i primi vaccini contro l'influenza aviaria potrebbero essere pronti in 4-6 mesi, se necessario: il piano dell'Oms

Pubblicato:

Roberto Vivaldelli

GIORNALISTA

Giornalista professionista esperto di relazioni internazionali e geopolitica, scrive anche di attualità, cultura ed economia. Collaboratore di diverse testate nazionali, ha scritto due libri e curato la pubblicazione in italiano di un saggio del politologo statunitense John J. Mearhseimer.

I vaccini per fronteggiare una possibile pandemia causata dall’influenza aviaria potrebbero essere pronti in 4-6 mesi. Lo assicura un’esperta dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms).

Aviaria, quando saranno pronti i primi vaccini

Secondo i virologi, l’influenza aviaria potrebbe essere la prossima pandemia su scala globale. Il virus che sta contagiando gli animali è il ceppo H5N1 (i sintomi preoccupano l’Oms), ma ce ne sono diversi in circolazione e questi si stanno già modificando.

“C’è molto interesse per l’influenza aviaria H5N1. Voglio sottolineare che non siamo, al momento, in una situazione in cui è necessaria la produzione di un vaccino contro l’influenza pandemica” per l’uomo, ma se dovesse servire c’è già “una pipeline” e un sistema pronto ad attivarsi”.

La conferma arriva dall’epidemiologa Maria Van Kerkhove, che all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) guida la Preparazione e prevenzione contro epidemie e pandemie (Epp), citata dall’agenzia Adnkronos.

Fino a 8 miliardi di dosi annuali

Come spiega l’esperta in un post, nel caso di “una pandemia” come è stato per Covid-19, “ma ancora una volta – precisa – non siamo a quel punto, con le attuali tecnologie vaccinali stimiamo che si potrebbero produrre 4-8 miliardi di dosi di vaccini per l’influenza pandemica in un anno (a seconda di quanto antigene è necessario in ciascun vaccino)”.

Questa stima, afferma Van Kerkhove, “non include le nuove piattaforme vaccinali, come mRna e vettori virali, che non hanno ancora ottenuto l’autorizzazione per i vaccini antinfluenzali”. 

↓ Espandi ↓

Poiché l’Oms ha una pipeline esistente di Cvv (candidati virus vaccinali) e di produzione di vaccino antinfluenzale, il processo di produzione sarebbe più veloce di quello per Covid e potremmo iniziare ad avere i vaccini disponibili entro 4-6 mesi” sottolinea.

Le parole dell’esperta

Come funziona il tutto? L’Oms, attraverso il Pandemic Influenza Preparedness (Pip) Framework istituito nel 2011, dispone di accordi per lo sviluppo rapido di vaccini qualora ne avessimo bisogno.

“Sulla base della situazione attuale, non è necessario attivare questo sistema”, ma attraverso questo è possibile “l’accesso ai vaccini da utilizzare in base al rischio e alla necessità” sottolinea.

Al momento, spiega ancora Van Kerkhove, per quanto riguarda l’aviaria che in questi giorni sta allertando gli esperti, “ci sono 2 candidati virus vaccinali Cvv relativi ai virus circolanti del clade H5 2.3.4.4b disponibili per lo sviluppo del vaccino e, se la situazione lo giustificasse, per la produzione”.

Fonte foto: ANSA

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963