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CRONACA NERA

Indagato l'ex fidanzato della ragazza caduta dal terrazzo a Bosa: l'accusa per la morte di Giada Calanchini

La Procura ha indagato per istigazione al suicidio l’ex fidanzato di Giada Calanchini, la 22enne morta dopo essere precipitata dal terrazzo a Bosa (Oristano)

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Antonio Cardarelli

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza e master in Giornalismo Digitale alla Pul di Roma, è giornalista professionista dal 2007. Ha lavorato come redattore in diversi quotidiani locali e, successivamente, ha ricoperto lo stesso ruolo per siti di informazione nazionali, per i quali ha anche seguito i canali social.

Istigazione al suicidio. È il reato per il quale è indagato l’ex fidanzato di Giada Calanchini, 22enne di Roma morta domenica 24 aprile dopo essere precipitata da un terrazzo al terzo piano di una palazzina nel centro storico di Bosa, in provincia di Oristano. La Procura di Oristano ha specificato che si tratta di un “atto dovuto” per poter eseguire una serie di accertamenti nell’appartamento dell’ex fidanzato della ragazza, dove è avvenuto il fatto.

Cos’è successo la sera della morte di Giada Calanchini

Le indagini sono a carico del 25enne di Bosa N.T., che ha trascorso la serata insieme a Giada Calanchini e ad altri amici. Dopo una cena in compagnia i due erano rimasti soli nell’appartamento del 25enne.

Secondo la versione fornita da N.T. una volta rimasti soli in casa, intorno all’1:30 di domenica notte, la giovane si sarebbe sporta dal terrazzo per mettere in scena un suicidio, ma avrebbe perso l’equilibrio finendo giù e cadendo per circa 15 metri.

Il padre: “Mia figlia non accettava la fine della storia”

La discussione, a quanto pare, era nata perché Giada Calanchini non accettava la fine della storia con N.T. Quest’ultimo avrebbe tentato di afferrarla per un braccio, senza però riuscire a salvarla. Le indagini sono condotte dai carabinieri di Macomer secondo i quali quello della ragazza sarebbe comunque un gesto “non autoconservativo” e quindi volontario.

La 22enne romana si era trasferita da tre anni a Bosa, dove lavorava come commessa. A confermare la mancata accettazione della fine del rapporto con N.T. è stato anche Massimiliano Calanchini, padre di Giada.

“Mia figlia era una ragazza felice, l’unico problema era stato la relazione con questo ragazzo. Non era andata bene, lei voleva tornare con lui, ma N. non ha fatto niente, non è colpa sua”, ha detto al Corriere della Sera il padre della giovane.

Il fatto è accaduto a Bosa, in provincia di Oristano

Prove con il manichino per verificare la versione del 25enne

I carabinieri hanno già effettuato un primo sopralluogo nell’appartamento teatro del presunto suicidio.

I prossimi accertamenti prevedono anche delle prove di caduta con un manichino per accertare la fondatezza della versione fornita dall’ex fidanzato della ragazza morta. Giada Calanchini è deceduta intorno alle 12 di domenica 23 aprile nell’ospedale San Francesco di Nuoro, dove era stata ricoverata in condizioni gravissime.

I due avevano trascorso la serata insieme ad altri amici in occasione del Bosa Beer Festival. Poi, tutti insieme, avevano cenato a casa del 25enne.

Fonte foto: ANSA

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