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Incendio a Marino vicino Roma: le fiamme colpiscono Santa Maria delle Mole, fumo e cenere minacciano le case

Il rogo nella zona di Santa Maria delle Mole ha messo rapidamente a rischio le abitazioni, richiedendo l'intervento celere dei vigili del fuoco

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

Un nuovo e preoccupante episodio di incendio si è verificato nel pomeriggio di giovedì 24 agosto a Marino, comune dei Castelli Romani, nella frazione di Santa Maria delle Mole. L’area verde di via della Falcognana è stata avvolta dalle fiamme a causa delle elevate temperature degli ultimi giorni. Una coltre di fumo densa e inquietante si è diffusa nell’aria, allarmando i residenti.

Il luogo dell’incendio

Le fiamme hanno rapidamente avvolto l’ampia distesa verde situata lungo la zona nota come Tenuta Tudini. Le squadre dei Vigili del Fuoco, supportate dai volontari della Protezione Civile, sono state chiamate all’azione per fronteggiare con determinazione il vasto rogo.

Le alte temperature che hanno caratterizzato gli ultimi giorni hanno contribuito a innalzare la velocità di propagazione dell’incendio. Di conseguenza, una densa e inquietante colonna di fumo si è levata nell’aria, trasportando con sé strati di cenere.


La zona dell’incendio, Santa Maria delle Mole, non è lontana dall’area del disastro ambientale di fine luglio, nei pressi dell’aeroporto di Ciampino

Minacciate le abitazioni

La forza dell’incendio è arrivata velocemente a minacciare le abitazioni, con il fumo e la cenere che hanno iniziato presto ad invadere gli edifici residenziali.

Fra i residenti del quartiere si è scatenato, naturalmente, un clima di allarme e crescente preoccupazione. Non va dimenticato che questa stessa zona ha già vissuto l’esperienza di un incendio di vasta portata, avvenuto nel sito di stoccaggio di rifiuti al confine con Ciampino.

Il rogo era scoppiato all’isola ecologica di via Enzo Ferrari, nel Comune aeroportuale. La colonna di fumo alta e densa ha portato all’intervento dei Vigili del Fuoco. Le fiamme hanno consumato vari tipi di materiali, comprese plastiche, causando preoccupazione per il rischio di fumo tossico.

Pericolo diossina

Dopo cinque giorni, l’incendio nella discarica è stato domato e sono arrivati i primi dati utili a valutare i rischi per ciò che concerne la qualità dell’aria nella zona, probabilmente compromessa da agenti inquinanti, incluso il pericoloso composto diossina, rilasciati dal lungo rogo.

L’Arpa ha fornito dati aggiornati fino al 1 agosto, indicando una riduzione della diossina nell’aria vicino alla discarica EcoLogica 2000. Anche il valore di benzo(a)pirene e policlorobifenili è diminuito, ma le concentrazioni di diossina, sebbene in calo, superano ancora i limiti dell’OMS.

Fra i territori colpiti dal disastro ambientale, particolare è l’apprensione per i Comuni dei Castelli Romani. Nello specifico, sono otto le municipalità interessate dalle misure di precauzione, compreso il Comune di Marino.

Fonte foto: ANSA

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