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Incendio a Ferrara nell'azienda Alipar Sas di materie plastiche: due feriti gravi, paura di una nube tossica

Un incendio è divampato nella mattinata di mercoledì 17 luglio nell'azienda di materie plastiche Alipar Sas a Fiscaglia vicino Ferrara: ci sono feriti

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Un incendio di vaste proporzioni è divampato nella mattinata di mercoledì 17 luglio nell’azienda di materie plastiche Alipar Sar a Migliarino, nel territorio comunale di Fiscaglia, vicino Ferrara.

Le prime informazioni sull’incendio: 5 feriti, 2 gravi

Stando alle prime informazioni sull’incendio riportate dall’agenzia ANSA, all’incendio divampato nella fabbrica è seguita molto probabilmente un’esplosione.

Cinque persone, dalle prime informazioni dipendenti della ditta, sono rimaste ferite. Tre non sarebbero gravi, mentre gli altri due sono stati trasportati in elicottero. Uno è stato portato al Maggiore di Bologna, mentre il secondo è stato trasferito per le gravi ustioni all’ospedale Bufalini di Cesena. I carabinieri, i vigili del fuoco e il personale del 118 sono sul posto per i soccorsi.

Fiscaglia si trova nella provincia di Ferrara

Dove è scoppiato l’incendio

L’incendio è scoppiato in un capannone della Alipar Sas lungo via Lidi Ferraresi a Migliarino, nel territorio comunale di Fiscaglia, in provincia di Ferrara.

Paura per la nube tossica a Ferrara

Come riferito dal Corriere della Sera c’è paura per una nube tossica che si sta dirigendo verso il centro abitato di Ostellato, dove il sindaco Elena Rossi ha chiesto ai cittadini di collaborare e di prestare attenzione.

Il messaggio della prima cittadina di Ostellato, che confina con Fiscaglia, pubblicato sui social: “Sentito il comando provinciale dei vigili del fuoco di Ferrara, si consiglia alla popolazione di Ostellato di restare all’interno delle proprie abitazioni con i vetri e le tapparelle chiuse fino allo spegnimento totale dell’incendio. Le attività dei campi ricreativi estivi all’aperto sono state sospese e i bambini si trovano all’interno delle strutture. Prestate la massima attenzione”.

Alcune abitazioni nelle vicinanze dell’incendio sono state evacuate.

La rassicurazione di Arpae sulla tossicità

La sindaca di Ostellato, intorno alle 12:30, ha riferito che l’incendio è stato domato e che il primo prelievo Arpae, eseguito nei pressi della stazione ferroviaria, ha dato esito negativo “evidenziando la totale assenza di sostanze tossiche”.

“Attualmente ho chiesto ad Arpae di realizzare ulteriori prelievi nella zona di Dogato/Libolla. Non appena avrò gli esiti ve li comunicherò. Nel frattempo direi che i cittadini che risiedono nel capoluogo possono tornare alle loro eventuali attività all’aperto”, ha aggiunto sui social.

Come è nato l’incendio e come sta il ferito più grave

Secondo quanto riportato da La nuova Ferrara, l’incendio sarebbe scoppiato mentre erano in corso alcune lavorazioni con il flessibile. Sono partite alcune scintille che hanno raggiunto una bombola di acetilene, facendola esplodere. Il ferito più grave si trovava vicino alla bombola ed è stato investito dallo scoppio. È stato intubato e trasportato d’urgenza in pericolo di vita all’ospedale Bufalini di Cesena, dove è stato ricoverato.

Fiamme anche ad Azzano Decimo

Poche ore prima un altro incendio era scoppiato in un’azienda alimentare di surgelati ad Azzano Decimo, in provincia di Pordenone.

Pare che il rogo sia stato innescato dal corto circuito di un frigorifero.

La Protezione civile ha consigliato alla popolazione di non aprire le finestre.

Fonte foto: Facebook Elena Rossi

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