Incendiata l'auto del sindaco di Oniferi vicino Nuoro durante la festa del paese: le reazioni dopo le minacce
Minacciato il sindaco di Oniferi, Davide Muledda: la sua auto è stata incendiata durante la festa del paese in provincia di Nuoro, a una settimana dalle elezioni regionali
Un’intera comunità sotto shock. A una settimana dalle elezioni regionali in Sardegna, l’auto del sindaco di Oniferi, comune in provincia di Nuoro, è stata incendiata. La Jeep di Davide Muledda è stata divorata dalle fiamme la sera di domenica 18 febbraio, mentre l’intero paese era in festa per il Carnevale. Gli inquirenti non hanno dubbi: si tratta di un incendio di origini dolose. Le reazioni dopo le minacce al primo cittadino.
- Incendiata l'auto di Davide Muledda, sindaco di Oniferi
- Indagini in corso
- Le reazioni dopo le minacce al sindaco
Incendiata l’auto di Davide Muledda, sindaco di Oniferi
Secondo quanto riferito dall’Ansa, l’auto di Davide Muledda è stata incendiata intorno alle ore 20 vicino al santuario della Madonna della pace, con il paese in festa assediato da visitatori e residenti, intenti ad ammirare la sfilata dei carri di Carnevale nel giorno della pentolaccia.
Scattato l’allarme, i vigili del fuoco si sono precipitato sul posto, non riuscendo però a salvare il veicolo dalle fiamme.
Indagini in corso
I carabinieri hanno avviato le indagini dopo l’episodio.
Secondo i militari, riferisce l’Ansa, non ci sarebbero dubbi sulla natura dolosa dell’incendio, a una settimana esatta dal voto alle elezioni Regionali in Sardegna.
Le reazioni dopo le minacce al sindaco
Immediate le reazioni dopo le minacce al sindaco di Oniferi.
Il presidente dell’Anci Sardegna, Emiliano Deiana, si è rivolto al primo cittadino attraverso Facebook.
Ecco il suo post:
“La mia vicinanza umana, civile e politica a Davide Muledda, sindaco di Oniferi, vittima nelle scorse ore di un vile atto incendiario ai danni della propria macchina. Ancora una volta un sindaco, un amministratore è fatto oggetto di violenza barbara che richiama (o dovrebbe richiamare) tutti al rifiuto della violenza, dell’intimidazione, della vigliaccheria che si cela dietro a questi gesti. Un abbraccio a Davide e alla sua famiglia”.